Ritrovano un messaggio di 40 anni fa in bottiglia, quel che c’è scritto è da lacrime

Un messaggio di 40 anni fa in bottiglia. Un incredibile ritrovamento che ha lasciato tutti senza parole. Di che si tratta?

Trovano un messaggio in bottiglia
Trovano un messaggio in bottiglia – viaggi.nanopress.it

Se diciamo “Message in Bottle” pensiamo subito alla canzone dei Police. O perché no, anche al celebre film con Kevin Costner. “Le parole che non ti ho detto” è il titolo italiano e ci racconta della storia di una donna che trova su una spiaggia una bottiglia con dentro una lettera bellissima per una donna di nome Catherine, e decide di rintracciarne l’autore. La vicenda di oggi racconta di un messaggio. Vediamo come è stata ritrovata la bottiglia di cui parliamo.

Un messaggio di 40 anni in bottiglia, cosa conteneva?

Quasi come nel film tratto dal libro di Nicholas Sparks, anche in questo caso parliamo del recupero di una missiva. Un messaggio di 40 anni in bottiglia. E recuperato in maniera del tutto fortuita da un insegnante in pensione.

Lo stesso protagonista della vicenda, Jeremy Weir, racconta la sua storia alle colonne del Sun Herald. L’uomo, del Mississipi ha recuperato questa bottiglia di birra Grolsch e da quel momento in avanti ha iniziato una incredibile e divertente avventura.

Weir stesso, abbandonate le vesti di insegnante, è diventato ormai un appassionato cercatore di tesori. Dunque per diletto trascorre moltissimo tempo passeggiando lungo boschi, fiumi, laghi, alla ricerca di reperti.

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Un messaggio di 40 anni fa in bottiglia – viaggi.nanopress.it

E di qualsiasi tipo. Che siano pezzi di legno, antichi fossili, vetri lavorati dall’acqua, Weir non fa distinzioni. In questo senso forse quello di questa bottiglia è il suo ritrovamento più importante. Senza dubbio potremmo dire quello che lo ha reso più famoso. La sua storia, complice anche i post da lui rilasciati attraverso il suo canale Facebook, è diventata immediatamente virale.

E come avrebbe potuto essere diversamente!

La ricerca del proprietario della bottiglia

La bottiglia di Grolsch in questione, aveva un tappo di ceramica e giaceva indisturbata lungo le sponde del fiume Pearl. Un corso d’acqua della Louisiana che si forma principalmente nella contea di Neshoba.

Misura 715 chilometri. Il suo spartiacque è noto per contenere diverse aree paludose, ricche di latifoglie e cipressi. In questo modo è anche habitat naturale di molte specie di animali selvatici, quali orsi neri e storioni. Pensate che nel 2008, sono stati registrati avvistamenti anche di specie in via di estinzione come picchi dal becco d’avorio. Inoltre è considerata una delle aree più critiche dell’habitat naturale rimasto in Louisiana.

L’uragano Katrina del 29 agosto 2005 ha contribuito molto al cambiamento della sua sedimentazione e vegetazione. Questo a causa anche dell’accumulo di detriti legnosi, tipico  degli ecosistemi delle pianure alluvionali.

Tornando alla storia della bottiglia di Jeremy Weir, all’interno conteneva un prezioso messaggio. L’uomo l’ha portata a casa, l’ha accuratamente pulita, dopodiché ha proceduto a tirare fuori e leggere la missiva.

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La bottiglia di David Blanks – viaggi.nanopress.it

Un messaggio risalente al 4 giugno 1983, firmato da David Blanks. Il messaggio recitava più o meno questo:”A chiunque abbia trovato la mia bottiglia misteriosa, il mio nome è David Banks. Vivo a Jackson in Mississippi. Ho tre anni. Se trovi la mia bottiglia, per favore chiamami allo (601) 956-5378, chiamata a carico mio. Buona fortuna e buona ricerca! David!

Sinceramente la missiva più tenera mai trovata, che ha profondamente commosso l’ex insegnante. Come non rispondere ad un simile appello? Certo 40 anni sono un lasso di tempo lunghissimo e dunque le ricerche avrebbero potuto anche essere invano. E soprattutto molto difficili.

Weir si è dunque rivolto a sua figlia. Insieme dopo molto riflettere sul da farsi sono riusciti a ritrovare David Blanks! Come racconta l’uomo al Sun Herald, in pratica chiamando il numero nel messaggio, la figlia di Weir lo ha scoperto ancora attivo. Non solo: a rispondere sono stati i genitori di Blanks, veramente stupefatti.

I due hanno fornito con entusiasmo i contatti di David. “Così lo abbiamo chiamato e, ovviamente, era senza parole che avessimo trovato quella bottiglia, dopo 39 anni e mezzo dopo certo non se lo aspettava più“. Weir e sua figlia hanno parlato a lungo con lui e la moglie spiegando nel dettaglio l’accaduto.

Dal canto suo Blanks ha raccontato di essere rimasto tra il sorpreso e l’estasiato. Inizialmente non ricordava assolutamente di aver scritto quel messaggio a tre anni. Tornata la memoria, si è commosso di questo piccolo miracolo. Jeremy Weir e David Blanks per il momento si sono limitati ad un contatto telefonico, ma presto si incontreranno in modo che l’ex insegnante possa restituire la bottiglia nelle mani del legittimo proprietario.

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