Un tesoro dal valore inestimabile, un rarissimo reperto archeologico. Vicino alla città di Gerusalemme, grazie ad una ragazza di soli 18 anni, è stato scoperto un piccolo oggetto di grande pregio.
Una campagna archeologica condotta nel Parco Nazionale di Emek Tzurim, in Israele, ha portato alla luce una piccola perla in puro oro che risale a 1600 anni fa circa. Un oggetto davvero unico e scoperto quasi per caso.
Un tesoro in una struttura di epoca romana
Diversi anni fa, sul versante occidentale del Monte degli Ulivi, è stato avviato un progetto archeologico.
Alcuni volontari, setacciando la terra rimossa durante gli scavi nel Parco Nazionale Emek Tzurim, hanno trovato una perla d’oro puro. Rinvenuta precisamente nella porzione rimossa da una struttura romana scoperta duranti gli scavi.
Nel 2017, al termine del progetto archeologico, le autorità di Israele, decisero di permettere agli archeologi di far esaminare la terra arrivata dagli scavi situati nell’intero paese.
Ed è proprio qui che una giovane ragazza di 18 anni, Hellel Feidman, ha scoperto la piccola perla di oro puro, dal valore inestimabile. La ragazza, una volontaria del Servizio Nazionale, racconta di aver versato sul setaccio il secchio con la terra e di aver cominciato a lavorare il terreno degli scavi provenienti dalla Città di David. Improvvisamente vide qualcosa che brillava e l’archeologo presente le confermò la scoperta.
Quella terra proveniva proprio dove era stata rinvenuta una struttura di epoca romana e, la perla, secondo gli esperti, risalirebbe a circa 1600 anni fa, ancora più antica dello stesso edificio romano dove è stata portata alla luce.
La struttura romana, trovata appunto nella strada del pellegrinaggio della città di Gerusalemme (nei pressi della città di David), era sicuramente di ricchi proprietari; così ci raccontano il pavimento decorato con mosaico e diversi vasi importanti di argilla. Sicuramente, quindi, anche la perla d’oro apparteneva a una ricca famiglia.
Una piccola perla d’oro
L’importanza della perla, non sta solamente nel valore dell’oggetto stesso, ma anche nel metodo della sua lavorazione.
Realizzata con una tecnica unica; il gioiello è realizzato da tante altre piccolissime perline d’oro, come se fosse un minuscolo anello.
Proprio per la sua forma, solamente una persona esperta, un artigiano professionista, sarebbe stato in grado di realizzare un oggetto del genere; saldare insieme le piccole palline d’oro e produrre la perla è opera di mani esperte, come confermato dal Dr. Amir Golani, un luminare nel suo campo.
Proprio questo tipo di lavorazione rende ancora più unica questa scoperta e, secondo gli esperti, sarebbe una prova di una lavorazione tipica di un artigianato praticato 4500 anni fa circa, in alcune regioni della Mesopotamia.
Probabilmente quindi, il gioiello potrebbe essere stato realizzato non a Gerusalemme, ma solo successivamente arrivato nella città grazie agli scambi commerciali dell’epoca.
Gli esperti ci dicono che potrebbe essere solo una di una serie di perle su un braccialetto o su una collana di un proprietario benestante. Come abbiamo già detto, questa teoria è supportata dall’importante struttura romana dove è stata rinvenuta.
Scoprire oggetti simili, soprattutto in oro, è una cosa molto rara.
Sono state scoperte delle perle simili a questa, a Ketef Hinnom sempre vicino la città di David, in delle grotte sepolcrali, ma erano fatte di argento.
Lo stesso Amir Golani, l’archeologo esperto di gioielli presso l’Autorità di Antichità in Israele, racconta di aver trovato uno o due gioielli d’oro durante tutta la sua carriera.
Complessivamente, ad oggi, in Israele, sono state portate alla luce solamente qualche decina di perle fatte di oro, a sottolineare ancor più l’unicità del ritrovamento effettuato in una terra che cela ancora tanti tesori da scoprire.