Un piccolo borgo italiano da scoprire e che lascia senza fiato tanto da sembrare di essere in un altro Paese al di fuori dei confini.
Questo piccolo borgo è abitato soltanto da 300 anime. È Un luogo molto affascinante immerso in una natura rigogliosa tanto da far pensare di essere in un piccolo paesino svizzero. In realtà si trova in Italia e, precisamente, nel centro della nostra bellissima penisola.
Il borgo si affaccia nelle acque del lago di Turano nella regione del Lazio. A pochi passi da Roma, un luogo dove rigenerarsi nella tranquillità e nella natura. La sua storia affonda le radici molto lontano nel tempo.
Inizialmente era conosciuto con il con il nome di Castelvecchio. Oggi porta il nome di Castel di Tora. Lungo i secoli è stato teatro di tantissime dominazioni, a partire dalla Signoria dei Brancaleoni, dagli Orsini ai Borghesi.
Con l’Unità d’Italia entrò a far parte della provincia di Perugia. E’ soltanto nel primo ventennio del ‘900 che diventa un comune laziale. Le dominazioni subìte nei secoli hanno fatto di questo piccolo borgo il bellissimo posto che vediamo oggi.
Si trova all’interno della Riserva Naturale del Monte Navegna e del Monte Cervia. La sua natura incontaminata è stata un richiamo irresistibile per i costruttori di castelli e di rocche. Camminare tra i suoi sentieri riporta il visitatore indietro nel tempo.
L’aria pulita e i profumi del bosco circostante, i castagneti secolari, le antiche dimore e la transumanza che ancora oggi si partica, fa parte della quotidianità degli abitanti ed è ciò che si ritrova passeggiando nel borgo.
Nella riserva si possono seguire diversi percorsi escursionistici accompagnati dalle guide ufficiali. Non solo, è possibile fare il giro del lago in kayak o in pedalò. O, ancora, dedicarsi alla pesca sportiva, all’equitazione o seguire i sentieri in mountain bike.
Da non perdere una visita alle cascate delle Vallocchie con ingresso libero. Tra gli edifici storico – religiosi da visitare nel borgo degno di nota è la chiesa di San Giovanni Evangelista. Custodisce al suo interno affreschi del XVI secolo e sei altari, opere di grande interesse storico.
Uno dei simboli del centro del borgo è la Fontana del Tritone. Si trova proprio al centro della piazza e fu realizzata nel 1898. Per una pausa ristoratrice il borgo offre le ricette della cucina tradizionale.
Il polentone condito con aringhe, baccalà, tonno e alici. Sapori da gustare prima di rientrare a casa e che ritornano ogni anno come l’appuntamento della“Sagra degli Strigliozzi” la prima domenica di ottobre.
La pasta fatta in casa dalle donne del paese che viene preparata il sabato e che viene distribuita in piazza San Giovanni il giorno dopo.
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