Restano intrappolate nel ghiaccio, per fortuna arriva proprio lui in soccorso

Restano intrappolate nel ghiaccio, ma per fortuna giunge proprio lui a salvarle e a metterle in sicurezza. Ecco cosa è successo. 

Intrappolate nel ghiaccio
Restano intrappolate nel ghiaccio, per fortuna arriva proprio lui in soccorso (viaggi.nanopress.it)

Nelle aspre acque dell’Artico, si verificò una vera tragedia che attirò l’attenzione del mondo intero. Dieci orche, tra cui quattro cuccioli, si ritrovarono a vivere una situazione di elevato pericolo, mentre inseguivano una preda. In quel momento, infatti, rimasero intrappolati e bloccati nello ghiaccio. Scopriamo, dunque, insieme cosa è successo.

Orche restano intrappolate nel ghiaccio artico

Gli animali non riuscirono a liberarsi dal ghiaccio spesso dell’Artico e, così, iniziarono a farsi prendere dal panico, cosa che avrebbe potuto portarli alla morte. I primi ad accorgersi che qualcosa non andava furono i pescatori del posto, che iniziarono a sentire forti suoni provenire da lontano. Il video:

Erano le orche che emettevano un pianto, simile a quello di un bambino. I pescatori si accorsero, dunque, che gli animali marini erano in grave difficoltà e denunciarono il fatto alle autorità locali. Nel giro di poche ore scienziati, soccorritori marini e volontari arrivarono ​​sul posto. Sapevano che c’era poco tempo e iniziarono ad agire senza indugio.

L’operazione di salvataggio

Fu organizzata un’operazione di salvataggio, guidata dalla dottoressa Angelica Green, biologa marina, la quale valutò rapidamente la situazione, sviluppando un piano d’azione. I soccorritori portarono attrezzature pesanti e seghe speciali.

Il loro primo compito fu quello di ampliare l’ area di mare aperto e creare un percorso verso il mare aperto per le orche. Un team di ingegneri sviluppò un sistema speciale per distribuire il carico dell’attrezzatura sul ghiaccio. Ciò ne impedì lo sfondamento e accelerò, nei fatti, i lavori.

Con un piccolo rompighiaccio fu spaccato il ghiaccio dal lato dell’oceano, creando un passaggio sicuro per le orche, che avrebbe, poi, consentito agli esperti di avvicinarvisi per fornire loro ossigeno.

Il forte vento e le nevicate resero ancora più difficile il lavoro dei soccorritori, ma ciò non fermò la squadra, determinata a portare in salvo tutte le orche.

Orche tra i ghiacci
Orche tra i ghiacci (viaggi.nanopress.it)

Le squadre di soccorso lavorarono giorno e notte senza interruzione, cambiando solo turno per riposarsi un po’. Aprirono un varco nel ghiaccio, cercando di non far del male agli animali. Gli scienziati riuscirono ad installare pompe speciali per impedire il congelamento dell’acqua nella zona aperta, consentendo alle orche di respirare.

I veterinari monitorarono, invece, attentamente le condizioni degli animali, fornendo l’assistenza necessaria. I soccorritori intervennero, utilizzando coperte termiche e materiali isolanti per proteggere i generatori e le pompe dal forte gelo. Una squadra di meccanici lavorò 24 ore su 24 per mantenere operativa l’attrezzatura, nonostante le condizioni estreme ed avverse. Alla fine, tutte le orche furono portate in salvo.

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