Gli insegnati in Italia percepiscono stipendi differenti a seconda di vari fattori: anzianità di servizio, ma anche livello della scuola nella quale lavorano – elementari, medie o superiori -, per quanto, il governo abbia cercato, in generale, di incrementare i salari dei docenti, regolamentandoli con specifici contratti.
Volendo stabilire una media, si può dire che un insegnante guadagna circa 2.300 euro al mese. Uno stipendio rispettoso e con un buon potere d’acquisto nel nostro Paese, anche se in realtà questa categoria di lavoratori risulta trattato meno bene dei colleghi che prestano la propria opera in altri Paesi europei.
Quanto guadagna un insegnante dell’infanzia e quanto uno di una scuola secondaria in Italia
Volendo, però, essere più precisi in Italia un insegnante della scuola dell’infanzia percepisce poco più di 24mila euro l’anno per arrivare a fine carriera con poco più di 35mila; nella scuola secondaria, invece, i docenti partono da poco più di 26mila per arrivare a circa 40.500 alla fine della carriera.
C’è un Paese dove gli insegnanti percepiscono 5.800 euro al mese
C’è, però, un Paese in Europa, dove gli stipendi degli insegnanti raggiungono cifre ben più alte, anche i 5.800 euro a mese, 68mila euro l’anno, ben al di sopra quindi di quelli italiani, anche di coloro che hanno una certa anzianità di servizio. Lo Stato europeo, nel quale i docenti possono contare su un salario tanto considerevole, è il Lussemburgo.
Compensi ritenuti in linea con il costo della vita locale
Bisogna sottolineare, però, che, per quanto in Italia questo compenso venga ritenuto straordinario, nel Lussemburgo si tratta di uno stipendio medio, che risulta in linea con il costo della vita locale. Molto vicino a questi numeri anche la Germania che garantisce ai suoi insegnanti una media di circa 64mila euro l’anno.
Quali sono i Paesi dove i docenti ricevono gli stipendi più bassi
Di contro, tra i Paesi europei con stipendi più bassi svetta l’Albania con compensi annuali che vanno dai 6mila ai 7mila euro annui che aumentano ben poco anche a fine carriera. Viene seguita dall’Ungheria dove gli insegnanti iniziano con uno stipendio di poco superiore ai 7mila euro annui e terminano con uno di poco meno di 12mila euro. Anche la Grecia non prevede retribuzioni notevoli per i suoi docenti, il compenso iniziale sia per professori sia per maestri, infatti, è poco più di 13mila euro annui e anche al termine della carriera non possono contare chissà su quale incremento, perché arriveranno all’età pensionabile con un salario di poco più di 25mila euro.