Questo Paese ha ottenuto il record mondiale di vulcani attivi: ecco quale

Andare in vacanza con la consapevolezza che ci sono vulcani attivi intorno? In questo Paese non puoi fare un passo lontano da un gigante.

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Vulcani attivi, li vedi qui – viaggi.nanopress.it

Il turismo a base di vulcani, esplorati con percorsi di trekking appositi oppure scusa per provare terme naturali, è in aumento. Tra i molti luoghi nel mondo in cui puoi fare esperienze che sembrano ultraterrene c’è un Paese che vanta il record assoluto per numero di vulcani attivi. Per questo motivo è considerato da tanti amanti di questi fenomeni naturali una meta imprescindibile dei propri viaggi. Ecco tutto quello che devi sapere sull’isola che borbotta.

33 vulcani attivi, il Paese dei record

In Italia abbiamo diversi vulcani attivi. Il più famoso di tutti è l’Etna. Ma oltre al gigante siciliano ci sono anche i Campi Flegrei, il vulcano dell’isola di Ischia, il Vesuvio, Panarea, Lipari e Pantelleria solo per nominare quelli più famosi.

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Questo è il Paese dei vulcani – viaggi.nanopress.it

La maggior parte si trova in una condizione di quiete mentre sappiamo, anche grazie ai molti video che circolano, quanto l’Etna ami dare spettacolo. C’è però un altro Paese nel mondo in cui la quantità di vulcani attivi e chiacchieroni come l’Etna è elevatissima. Stiamo parlando dell’Islanda.

Il Paese è diventato molto famoso quando, era il mese di aprile del 2010, tutti cercammo di imparare a pronunciare il nome del vulcano che stava mettendo in ginocchio tutto il traffico aereo europeo e non solo. Ma non c’è solo il vulcano Eyjafjallajökull in Islanda. Questo gigante è in ottima compagnia.

Nel corso degli ultimi due secoli, per esempio, si sono susseguite eruzioni vulcaniche su tutta l’isola. Eppure, nonostante tutta questa attività eruttiva e sismica, dato che molto spesso il movimento del magma sotto la superficie genera poi spostamenti delle placche o di contro movimenti delle placche generano poi onde di magma, il pericolo per la popolazione locale e per i turisti è mantenuto a un livello molto basso.

Il motivo è che l’Islanda ha abbracciato la sua caratteristica di Paese in cui i vulcani sono all’ordine del giorno. Sono quindi state installate moltissime stazioni che sono in grado di percepire il più piccolo movimento e dare quindi con una certa dose di preavviso informazioni agli esperti locali.

Una posizione sempre in bilico

La distribuzione dei vulcani in Paesi abitati dall’uomo è data dalla concomitanza di alcuni fattori. I principali sono due: terra emersa e prossimità di faglie attive. Perché non dobbiamo dimenticare che anche nelle zone dove non si trovano terre emerse esistono catene di vulcani sottomarini che eruttano a piacimento.

Ma di questi fenomeni non ci accorgiamo se non molto raramente. Quello che si è generato in Islanda è invece proprio il panorama perfetto. L’isola è infatti un blocco di terra emersa che però si trova al di sopra di una zona in cui le placche tettoniche sono in continuo movimento.

Questo movimento, che è di allontanamento, genera dello spazio e questo spazio viene naturalmente riempito dal magma in risalita dal mantello. Dovendo trovare uno sfogo, il magma produce coni vulcanici.

La situazione dell’Islanda è simile per esempio a quella del Giappone. L’arcipelago giapponese però non è punteggiato da vulcani ma è caratterizzato da una intensissima attività sismica. Questo perché dove sorge l’arcipelago giapponese le placche sono più di due e soprattutto si stanno muovendo scontrandosi tra loro. Questi scontri generano i terremoti.

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