È arrivato anche in Italia e sta portando molti problemi. Si tratta di un insetto molto pericoloso che ha preso di mura alcuni alberi. Ecco di più di seguito.
È in circolazione anche sul territorio italiano ed è un insetto molto pericoloso. Sta provocando non pochi problemi. È difficile controllarlo e sta procedendo sempre di più alla distruzione di molti arbusti. Di seguito, nei prossimi paragrafi, andiamo a vedere di quale si tratta e cosa sta succedendo da quando è arrivato.
Questo insetto è pericoloso: ecco qual è
Come abbiamo detto è arrivato in Italia un insetto molto pericoloso. Si tratta del bostrico tipografo. Questo in realtà è noto anche con un altro nome, bostrico dell’abete rosso, proprio perché attacca gli alberi. Il nome scientifico è Ips thypographus e questo sta contribuendo alla distruzione di tanti arbusti.
Il bostrico tipografo ha una forma cilindrica e raggiunge circa 4 millimetri. Ha un colore che tende al bruno ed è endemico dei boschi. Soprattutto quelli trentini. L’abete rosso è la sua vittima ed infatti da qui nasce il suo ‘soprannome’. Questo insetto riesce a svilupparsi al di sotto della corteccia e va a scavare delle gallerie.
Il suo scavo blocca la linfa e di conseguenza l’arbusto muore in pochissimo tempo. Uno dei sintomi è la perdita di resina. A volte però questa visione non è resa possibile a causa della pioggia. L’invasione è sempre maggiore e proprio nelle foreste del Veneto. I danni più intensi risalgono al 2021 ma la situazione oggi non è migliore.
Infatti questo viene favorito anche da estati molto calde e le previsioni lasciano loro tranquilli e non gli esperti. Per il futuro infatti gli esperti sono preoccupati: si parla di devastazioni superiori a quelle già viste. Questa specie però non è solo dannosa: infatti è molto importante per tutelare l’ambiente.
Bostrico tipografo: perché è importante per l’ambiente
Abbiamo visto come il bostrico sia dannoso per gli arbusti e in particolar modo per gli abeti rossi. Però hanno anche un compito ecologico da non sottovalutare perché grazie a loro si va a tutelare l’ambiente. Infatti questo insetto va ad attaccare le piante che sono deboli.
In questo modo conclude un ciclo che è praticamente finito. Questa situazione però è stata travolta dall’uragano Vaia. In pratica furono rase al suolo e sradicate molte piante. La conseguenza fu che il bostrico si iniziò ad avvicinare ad altri alberi. Soprattutto nelle Alpi meridionali ha trovato molto da mangiare.
La situazione peggiora e dal 2019 è iniziato un monitoraggio su questa specie. La popolazione di bostrico aumenta notevolmente in modo impressionante. La regione che ha registrato un aumento maggiore è stato il Trentino Alto Adige. La percentuale d’aumento è del 22% solamente in un anno.
Al momento sono state messe in atto diverse attività per cercare di frenare questa situazione. L’emergenza c’è e bisogna agire. Il fenomeno infatti può essere solamente contenuto. Per una sparizione definitiva ci vorrà ancora tanto tempo e secondo gli esperti ancora non è vicino questo tempo.