Sono passati 200 anni da quando questo giardino italiano ha avuto modo di lasciarsi ammirare in tutto il suo splendore. Adesso, grazie ai lavori di restauro, torna a essere visitabile. Ecco quando.
Ogni occasione è sempre quella giusta per pianificare un viaggio a Firenze, e la primavera è di certo una di queste. La città culla del Rinascimento italiano, infatti, ha tanto da offrire: palazzi storici, gallerie d’arte, chiese e piazza sono solo alcune delle tantissime attrazioni da non perdere durante una visita in città.
Ma non solo. Adesso a queste tappe imperdibili, e normalmente battute dal turismo, se ne potrà aggiungere un’altra, altrettanto affascinante ed elegante.
Un giardino italiano che riapre al pubblico dopo 200 anni: è il Giardino delle Camelie
Nel 2021 grazie al progetto “Il Rinascimento in Toscana: ville e giardini medicei” e alla Galleria degli Uffizi, la Regione Toscana ha dato il via a dei lavori di restauro in uno dei luoghi più affascinanti di Firenze, sconosciuto ai più, che da anni versava in stato di abbandono.
Gli interventi, dal costo complessivo di oltre 800 mila euro, hanno ridato nuova vita a una parte ancora sconosciuta del Giardino Boboli, il parco storico della città noto come Giardino Granducale di Palazzo Pitti.
Proprio in quest’angolo segreto la storia vuole che nel 1688 furono celebrate le nozze tra il principe erede al trono di Toscana Ferdinando de’ Medici e Violante di Baviera.
Esattamente in quell’occasione gli architetti Giacinto Maria e Biagio Marmi lavorarono duramente per rendere il giardino un luogo romantico e incantevole, degno del nobile evento.
Il meraviglioso spazio verde di cui parliamo è il Giardino delle Camelie, ideato nel XVII secolo. Un tempo si dice che questo luogo fosse impreziosito da giochi d’acqua e fontane che facevano da sfondo alle storie d’amore intraprese dal principe Mattias de’Medici, fratello di Ferdinando, che proprio qui sarebbero nate.
A contribuire a rendere appartati questi luoghi era anche una grotta artificiale ad arco, situata nei pressi dell’ingresso. Ma la caratteristica più affascinante del giardino, quella che ne dà anche il nome, è l’incredibile collezione ottocentesca di camelie, lì dove inizialmente la famiglia de’Medici aveva piantato specie esotiche e alberi di agrumi.
Nell’Ottocento infatti la camelia era diventata un fiore molto di moda e, una volta arrivata dall’Oriente nel 1860, proprio la Toscana ne fu uno dei centri di diffusione più importanti. Le specie di camelia presenti nel giardino sono tra le più svariate, anche se la principale è quella japonica.
Visitare il Giardino delle Camelie oggi
Dopo circa 200 anni di chiusura, ecco che finalmente il Giardino delle Camelie riapre i battenti per lasciarsi nuovamente ammirare in tutto il suo splendore. Gran parte delle aree sono state restaurate perfettamente e molte opere d’arte, come gli affreschi del 1819 dell’artista Giuseppe Gherardi, sono state recuperate.
Lì dove si trovavano i giochi d’acqua, oggi invece ci sono fasci di luce che ne rievocano i getti. Anche all’interno della grotta artificiale si trovano dei faretti che illuminano il soffitto affrescato e simulano i zampilli un tempo presenti.
Per il restauro di tutto il parco si dovrà aspettare il 2030 come ha dichiarato il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt.
Intanto però, nei mesi di aprile e di maggio, dal martedì alla domenica, tutti i visitatori avranno la possibilità di ammirare le bellezze del Giardino delle Camelie in turni diurni e pomeridiani da massimo 15 persone. Gli orari disponibili saranno le 11:00, 12:00, 13:00, 15:00, 16:00 e 17:00.
Per visitare il giardino non è necessaria la prenotazione; tuttavia l’ultimo ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura.