Un gruppo di biologi stava lavorando al monitoraggio di alcuni animali quando si è verificata una scena che non era prevista.
Il lavoro del biologo marino è un lavoro che riserva spesso più di qualche sorpresa. Quello che ha raccontato però questo gruppo di biologi della James Cook University ha dello straordinario, perché registra un comportamento che non era ancora mai stato visto in natura per quello che riguarda le abitudini alimentari degli squali. In particolare degli squali tigre. Lo strano comportamento è stato registrato al largo di Orpheus Island, nel Queensland settentrionale, e coinvolge un animale che fa parte della fauna tipica dell’Australia.
La prima volta in assoluto con lo squalo
Il comportamento animale viene registrato dai biologi nel momento in cui gli animali vengono studiati da vicino. Tutto quello che sappiamo per esempio delle abitudini alimentari dei predatori e dei sistemi di difesa delle prede è frutto dello studio che gli esperti hanno portato avanti.
Ma la natura può rivelare sempre qualche sorpresa. Ed è quello che è successo a questo gruppo di ricercatori della James Cook University. “Siamo rimasti abbastanza colpiti da quello che abbiamo visto. Davvero non sapevamo cosa stesse succedendo” queste le parole del dottor Nicolas Lubitz, capo del team che si è trovato alle prese con un esemplare di squalo tigre che aveva un evidente problema di digestione. Ad essere particolare è stata la causa di questo problema di digestione. Il grande predatore ha infatti rigurgitato un esemplare di echidna.
L’animale era ovviamente morto ma si è dimostrato comunque una preda non così facile da gestire da parte dello squalo. Motivo per cui, dopo aver probabilmente cercato di inghiottirlo, lo squalo tigre è stato costretto a risputare la preda. Non si era mai registrato ancora un attacco a questi animali.
Un problema piuttosto spinoso
Le echidna sono appartenenti alla fauna locale dell’Australia ma sono animali decisamente particolari. Sono mammiferi terrestri che di solito si nutrono di insetti e lo fanno anche spostandosi da un isolotto all’altro. Non disdegnano quindi il nuoto se è questo li aiuta a trovare il cibo.
Il loro corpo è ricoperto da aculei che fanno assomigliare l’echidna a un istrice ma in realtà gli animali appartengono a specie diverse. Gli aculei delle echidna sono infatti, per esempio, molto più corti e molto più tozzi rispetto a quelli che si trovano sul corpo degli istrici ma non sono meno fastidiosi. I ricercatori suppongono che l’animale abbia dovuto sputare il suo tentativo di pranzo proprio perché infastidito dagli aculei.
E per quello che riguarda il comportamento degli squali non è insolito che, in alcune situazioni specifiche, questi predatori si trovino a rigurgitare quello che hanno inghiottito e che stanno digerendo. Sempre gli stessi esperti della James Cook University spiegano infatti che in caso di stress può capitare che l’ansia provochi questo riflesso. Ma dato che l’episodio con l’echidna è avvenuto senza nessuna interferenza da parte dei ricercatori l’ipotesi del pranzo indigesto è quella più accreditata.
