Crisi nelle acque italiane: queste due specie stanno minacciando la pesca ed i nostri mari. Di cosa si tratta?
L’Italia si trova davanti ad un vero e proprio allarme per invasione di due specie marine problematiche che stanno creando una situazione critica nei nostri mari.
Tutto il settore della pesca italiana affronta una crisi profonda a causa di queste specie, innescata da vari settori ambientali che mettono a dura prova le marinerie lungo la penisola.
La risposta dei pescatori alla crisi, limitando l’attività a piccole aree protette per preservare le vongole, non ha risolto il problema alla radice.
La situazione particolarmente grave nel Delta del Po, dove la produzione di vongole veraci ha subito un drastico calo.
Durante l’estate, con il riscaldamento del clima, l’attività predatoria è aumentata, soprattutto dopo una temporanea riduzione nei mesi più freddi.
Questo fenomeno non soltanto riduce le risorse disponibili, ma complica anche la vita dei pescatori locali. I problemi principali sono tre e stanno esacerbando questa situazione…
Crisi nelle acque italiane: queste due specie stanno minacciando la pesca
Uno dei problemi principali è la mucillagine, che può bloccare le attrezzature e ridurre la visibilità sott’acqua, rappresenta quindi un problema sempre crescente lungo le coste italiane influendo negativamente sull’economia della pesca.
La mucillagine, in breve, è una sostanza gelatinosa prodotta da alghe, fenomeno problematico in mare.
Questo accumulo di sostanza gelatinosa, dovuto all’eccesso di nutrienti e alle temperature elevate, ha danneggiato in maniera grave le reti da pesca ed ha reso più difficile il lavoro in mare.
Gli altri due problemi di cui parlavamo poc’anzi sono due specie che stanno minacciando la pesca ed i nostri mari.
Il Granchio Blu, specie invasiva nota per la sua produzione aggressiva, sta devastando le popolazioni di vongole e di altri molluschi. La situazione è particolarmente grave soprattutto nel Delta del Po.
Oltre al granchio blu, a complicare ulteriormente la situazione, nelle regioni meridionali della Puglia, Calabria e Sicilia, i pescatori devono affrontare anche il Vermocane.
Questo organismo marino, noto per il suo comportamento aggressivo ed urticante, rende la pesca artigianale molto più difficile e rischiosa, aggravando così la crisi del settore.
Insomma, l’estate del 2024 si presenta come una vera e propria sfida per la pesca italiana, con condizioni ambientali avverse e minacce biologiche che mettono a rischio non soltanto l’economia locale ma anche gli equilibri ecologici.
Sono necessari interventi urgenti per affrontare queste sfide ma soprattutto per garantire la sostenibilità delle risorse marine del Paese.