Una bellissima cascata che è perfetta anche in questo periodo, affascinerà gli amanti della natura. Si trova in Italia.
Una destinazione stupenda da visitare anche in questo periodo, per trovare riparo dal caldo tremendo ed afoso. Questa cascata è di una bellezza così particolare da aver ispirato addirittura una certa letteratura. Si trova proprio nel nostro paese, nel cuore di una bellissima area tutta da scoprire. Andiamoci insieme.
La componente naturale della nostra bella Italia è magnifica ed imponente. Non finiamo mai di esplorarla. C’è un luogo di bellezza tale che dovrebbe essere tappa di una visita e magari di un bel bagno. Una bellissima cascata che risponde al nome di Cascata dell’Acquacheta.
Si trova in provincia tra Forlì e Cesena, nel cuore del Parco delle Foreste Casentinesi, altra splendida area naturale, perfetta per gli itinerari che permette ad appassionati di tutte le età, di lanciarsi nell’esplorazione di questo bellissimo polmone verde.
Benché esistono diversi modi e percorsi per arrivare in queso luogo da sogno, uno degli itinerari parte dal bel borgo di Benedetto in Alpe. Si arriva in auto dalla località di San Godenzo e si inizia la camminata presso il sentiero 407. Un modo meraviglioso di osservare più da vicino la componente naturale. Si trova qui anche un mulino, il mulino dei Romiti.
La Cascata dell’Acquacheta è di bellezza tale da aver ispirato anche il più celebre dei nostri poeti. Proprio Dante Alighieri le dedica dei versi, lo sapevate? Trovate una bella descrizione di questa fonte nel XVI canto dell’Inferno, nella Divina Commedia. Pare infatti che il sommo poeta ebbe la fortuna di soggiornare proprio a San Benedetto in Alpe, e di visitare la cascata. Nell’opera la descrive addirittura come simile al Flegetonte, il leggendario fiume degli Inferi che separava il settimo e l’ottavo cerchio.
Dicevamo dunque che arrivare in questa stupenda destinazione è già di per se una vera esperienza. Un percorso certamente consigliato a chi ama camminare ed ha già una discreta resistenza fisica. Impiegherete infatti circa due ore per arrivare.
Proprio per questo è consigliato non programmare la visita nelle giornate più calde della stagione estiva. Partendo da San Benedetto in Alpe, che si trova a 485 metri sul livello del mare, troverete un percorso ben segnalato, denominato Sentiero Natura. Un itinerario articolato in dieci tappe, sia per riposarsi che per osservare al meglio la natura circostante.
Ad esempio il Fosso omonimo o antichi edifici come la Ca del Rospo: qui anticamente venivano custoditi gli attrezzi agricoli. C’è poi il Mulino dei Romiti. Una zona molto gettonata per le pause, soprattutto perché qui si trova allestita una confortevole area picnic. Arrivati a destinazione vi accorgerete di aver raggiunto i quasi 678 metri di quota e la vista migliore sulla Cascata.
Tornando indietro invece si scende lungo un sentiero che porta ad un’altra cascata molto più piccola. Questo tratto è molto consigliato perché permette di raggiungere volendo e con una piccola deviazione, anche il pianoro dei Romiti. Qui si possono osservare i ruderi dell’Eremo dei Monaci di San Benedetto. Lo si raggiunge in appena un’ora di camminata dalla Cascata.
Trovandosi al confine tra Emilia Romagna e Toscana, la Cascata è anche una ghiotta opportunità per visitare il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Un’area importantissima che ricade in diversi comuni, iniziando da alcuni nella provincia di Forlì e Cesena, ma anche di Arezzo, come Bibbiena, Chiusi della Verna, Popp e Pratovecchio.
Come Parco Nazionale esiste sin dal 1993 e dall’aprile del 2021 fa parte della Green List della IUCN. Un luogo celebre anche per diversi insediamenti monastici, come quello di Camaldoli, San Romualdo e La Verna, legata a San Francesco di Assisi.
Visitarlo è una vera esperienza, è addirittura diviso in aree di tutela, ben 4. All’interno del Parco sono state censite ben 1357 specie diverse, ad esempio ben 37 specie di Felci, 44 di orchidee. Addirittura 845 specie fungine. Per scoprirne di più potreste visitare il Giardino botanico di Valbonella.
Notevole anche la fauna, che conta ben 21 specie come talpa europea, scoiattolo rosso, donnola, faina, riccio. E ancora martore e chirotte. Secondo le stime le specie che si trovano in questo parco sono la metà di quelle che si trovano a livello nazionale.
Questa area è inoltre perfetta da visitare per gli appassionati di birdwatching. Ben 139 specie censite di uccelli, 100 si trovano con regolarità e 77 che scelgono la zona per nidificare. Ad esempio potreste imbattervi nel Ciuffolotto, Sterpazzolina e Occhiocotto.
E ancora anche il Calandro, il Culbianco, il Codirossone e l’Allodola. Sul sito ufficiale del Parco potrete trovare tutte le informazioni, i sentieri e le escursioni che è possibile fare all’interno. Uno dei più celebri è il “Sentiero delle Foreste sacre”: ben sette tappe iniziando da Lago di Ponte di Tredozio visitando le foreste Casentinesi in maniera approfondita.
L'Italia è un autentico scrigno di tesori nascosti, e i suoi borghi sono tra le…
La sfida oggi non è solo chi costruisce l'auto più veloce o la più elegante,…
Ci sono strade che corriamo così spesso che quasi smettiamo di pensarci. Il rumore del…
Ci sono strade che portano segreti, percorsi che attraversano una città con una storia invisibile…
Benzina, il comunicato improvviso: addio per sempre. Automobilisti distrutti: ecco di cosa si tratta... È…
Immagina di essere al volante e di dover affrontare un imprevisto che potrebbe cambiare radicalmente…