Quanti incidenti l’anno si verificano sulle piste da sci? Se te lo stai chiedendo prima di avventurarti in pista, ecco l’incredibile risposta.
Con l’arrivo dell’inverno e delle prime nevicate abbondanti, ecco che riaprono in tutta Italia gli impianti sciistici. Da nord a sud dello Stivale, si parte per trascorrere le vacanze invernali e la classica settimana bianca in montagna, tra sci e sport invernali di ogni genere.
Ma attenzione: secondo alcune ricerche le prime uscite sulle piste da sci, specie quando si è appena ripreso a sciare e si è appesantiti dai pasti delle festività, sono le più pericolose.
L’Istituto Superiore di Sanità e la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia hanno condotto uno studio volto a stabilire quanti incidenti avvengono ogni anno sulle piste da sci in Italia. Il risultato, ottenuto anche grazie ai dati del Sistema Nazionale di Sorveglianza sugli Incidenti in Montagna, è a dir poco spaventoso.
Nel nostro Paese, dalle Alpi agli Appennini, si registrano ogni anno oltre i 30 mila incidenti, di cui circa 1.700 necessitano ricoveri in ospedale. Questo numero riguarda solo ed esclusivamente le piste da sci e non le altre attività possibili in montagna.
Nello specifico, risulta che la maggior parte degli inconvenienti in pista coinvolge gli uomini (nel 55,4% dei casi), specie se giovani. Il 50% delle volte, poi, si tratta di ragazzi al di sotto dei 30 anni.
A essere maggiormente soggetti agli infortuni legati allo sci sono spesso gli arti inferiori: gli sciatori infatti subiscono spesso distorsioni alle ginocchia. Per quanto riguarda lo snowboard, invece, a rischio sono gli arti superiori e chi lo pratica molto frequentemente presenta danni a spalle, mani o polsi.
Le ricerche hanno poi dimostrato che nel 94% degli incidenti, gli interventi di soccorso sono necessari per curare distorsioni agli arti inferiori, e in percentuale minore per curare contusioni (26%), fratture (14, ferite (9%), lussazioni (8%) e traumi al cranio o al volto (13,4%).
I due terzi degli infortuni (circa il 65%) inoltre non sono assolutamente da associare né al maltempo, perché questi si verificano soprattutto in condizione di buona visibilità, né a scontri casuali con altri sciatori, perché solo il 10% delle volte si verifica una perdita di controllo.
Ma qual è allora il motivo principale per cui avvengono gli incidenti? Spesso e volentieri si tratta di velocità eccessiva.
La Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, visto il numero esorbitante di infortuni l’anno, raccomanda di seguire alcune semplici regole per evitare spiacevoli inconvenienti e di farsi male sul serio.
Per prima cosa, è necessario valutare le condizioni meteo, l’affollamento delle piste e la visibilità. Inoltre, non bisogna mai ignorare i segnali che il nostro corpo spesso vuole comunicarci, come stanchezza, freddo o fame. In questi casi è sempre meglio rispettare le nostre necessità primarie invece di correre inutili e pericolosi rischi.
La seconda regola, è quella che prevede l’allenamento adeguato prima di tornare sulle piste. Qualunque sia il nostro livello di esperienza, dopo un periodo di pausa è sempre consigliato allenare la propria muscolatura tramite esercizi adeguati e abituare il proprio corpo praticando una ginnastica presciistica.
Oltre a questo, una volta in pista, è fondamentale fare stretching prima di affrontare qualsiasi discesa. Inoltre, specie durante i primi giorni, mai esagerare sforzandosi troppo: potrebbe essere pericoloso per il nostro corpo.
La terza regola riguarda la velocità, la principale causa di incidenti e infortuni. Bisogna sempre adeguarla alla propria preparazione ed esperienza, e non lasciarsi mai prendere dall’adrenalina che ci spinge ad andare al massimo.
Inoltre, è anche importante non appesantirsi troppo durante il pranzo o la colazione, seppur quest’ultima non deve mai e poi mai essere saltata.
Infine, la quarta regola ha a che fare con la sicurezza vera e propria. Tra i concetti da tenere bene a mente, bisogna ricordare che:
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