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Vi siete mai chiesti quali sono le città più inquinate del mondo? Sareste in grado di stilare una classifica? E soprattutto, inserireste anche qualche città italiana?
Purtroppo l’Economist, autorevole testata, ha pensato bene di stilare una classifica dove indica le città che hanno la maggiore quantità di PM10, ovvero le polveri sottili di cui sempre più spesso si parla nella cronaca. Anche in Italia sta diventando un argomento di dibattito, soprattutto nelle grandi città come Roma e Milano, dove si mettono in atto iniziative come le domeniche a piedi ogni volta che le polveri sottili superano il livello di guardia.
E’ dell’anno scorso la notizia che l’aria più inquinata del mondo si respira in India: ma che dire delle città insospettabili che compaiono in classifica? Vediamole insieme.
Le prime due posizioni sono una conferma di quanto detto sopra: secondo la classifica dell’Economist, infatti, al vertice della piramide si trova la città indiana di Ludhiana, subito seguita in seconda posizione da Lanzhou, in Cina. D’altra parte, proprio a Lanzhou scorre anche uno dei fiumi più inquinati del mondo, il Fiume Giallo, le cui acque sono infestate dagli scarichi industriali (compresi quelli di petrolio).
In terza posizione troviamo una città messicana, Mexicali, capitale della Bassa California, mentre la quarta posizione è di nuovo occupata da una città asiatica, Medan in Indonesia. Scendendo dal podio, la quantità di PM10 si abbassa notevolmente rispetto alle prime classificate, ma rimane comunque sufficientemente grave: è il caso delle due città sudcoreane, entrambe a parimerito al quinto posto, Anyang e Busan.
Anche l’Africa può contare una presenza in classifica: si tratta di Johannesburg, in Sudafrica, seguita da un’altra grande città che, tra l’altro, si appresta nei prossimi anni a ospitare sia i Mondiali di calcio che le Olimpiadi, ovvero Rio de Janeiro, in Brasile.
In ottava posizione arriva il turno della prima città europea presente in classifica e, purtroppo, tocca all’Italia questa triste rappresentanza: è il caso infatti di Torino, che presenta livelli di PM10 intorno ai 45 secondo la classifica dell’Economist. Ma in Europa Torino è in buona compagnia: subito dopo, infatti, ci sono le insospettabili Siviglia e Saragozza, entrambe in Spagna e Dresda in Germania. Ma c’è posto anche per due grandi capitali come Parigi in decima posizione e Londra in quindicesima. Anzi tre, visto che troviamo Mosca in tredicesima posizione.
A fondo classifica troviamo però anche gli Stati Uniti con Bakersfield (mentre la città più tossica degli Usa è Picher in Oklahoma), il Canada con Montreal, il Giappone con Osaka e infine l’Australia con Brisbain. Insomma, tutti i continenti sono rappresentati in questa vergognosa classifica: mancano giusto i poli e poi saremmo a posto, speriamo in un’inversione di tendenza.