Caldo afoso e caldo torrido, entrambi insopportabili soprattutto in questo periodo, ma sapete qual è la differenza? Vediamolo insieme.
Un’estate davvero infuocata quella che stiamo vivendo. Un periodo che sta portando anche conseguenze disastrose in alcune zone del nostro paese. Ogni giorno molti di noi controllano in maniera compulsiva il meteo, sperando di veder diminuire le temperature. Almeno quel tanto che basta per poter trascorrere qualche ora di serenità notturna. Parole che sentiamo più spesso ripetere hanno a che fare con il concetto di caldo, che sia afoso o torrido. Sapete però la differenza tra i due?
Quando ci riferiamo alle tremende temperature estive che stiamo vivendo, sempre più spesso utilizziamo termini come caldo afoso e caldo torrido. Erroneamente pensando che i due siano intercambiabili ed esprimano lo stesso concetto. Ovvero quelle di temperature fuori controllo, che tanto ci fanno penare.
In realtà in meteorologia sono due definizioni distinte. Quando parliamo infatti di torrido, ci stiamo riferendo a temperature elevate a livello preoccupante. Praticamente la condizione che moltissime regioni italiane stanno vivendo in questi giorni. Spesso di raggiungono oltre i 35°C. Avete presente quando guardando l’app del meteo, spesso vediamo indicato un determinato giorno con il simbolo di un sole viola? Ad indicare temperature elevatissime? Ecco, quello è il caldo torrido.
Conseguenze di questo tipo di condizioni sono livelli di umidità bassissimi, anche nelle zone notoriamente più contraddistinte da questa condizione, magari quelle di mare ed ovviamente giorni di estrema siccità. Si tratta dunque di quelle giornate che spesso al tg vengono segnalate come potenzialmente pericolose. Quelle in cui si raccomanda di non uscire nelle ore più calde, onde evitare pericolosi colpi di calore.
Il caldo afoso è caratterizzato da altrettante temperature elevate. Contrariamente al precedente però, in questo caso le temperature sono accompagnate da elevati livelli di umidità. La percezione generale dell’ambiente è altrettanto insopportabile, il corpo non riesce a scendere di temperatura. In pratica quando ci si sente oltremodo appiccicosi e si ha la sensazione che ci manchi l’aria, come se evaporasse. Questo perché durante gli episodi di caldo torrido l’aria diventa secca, tutto l’opposto durante quello afoso.
Il secondo in particolare è più riscontrabile nelle regioni vicini al mare o comunque caratterizzate da clima tropicale. Il caldo torrido si verifica più di frequente nelle regioni che invece hanno generalmente un clima secco.
A prescindere da quale sia il tipo di caldo che ci troviamo ad affrontare, bene sottolineare che entrambi possono essere pericolosissimi per la salute. In realtà sebbene possano sembrare inutilmente pedanti, i servizi giornalistici che invitano a stare attenti in questo periodo non sono mai abbastanza.
Colpi di calore, abbassamenti di pressione, disidratazione. Ci si può ritrovare in gravi stati di debolezza senza nemmeno rendersene conto. Come proteggersi? Chi di noi è particolarmente sensibile a queste temperature, rischia di trovarsi in serissima difficoltà.
All’aria aperta si inizia proteggendosi dai raggi solari, che ogni anno divengono via via più pericolosi, anche nei mesi che si ritengono insospettabili, come quelli primaverili. La protezione solare andrebbe messa ogni due ore almeno, ancora più di frequente se ci si trova in spiaggia e si fa il bagno.
Un grande aiuto è quello alimentare. Bere almeno 2 litri di acqua al giorno e compensare la perdita di liquidi integrando i minerali. In commercio in farmacia esistono diversi integratori che il vostro medico di base saprà indicarvi con precisione e vanno a compensare i livelli di magnesio e potassio. Quelli che insomma se carenti ci fanno sentire deboli ed affaticati. Chi soffre di pressione bassa dovrà mangiare cibi ricchi di nutrienti particolari.
Fondamentale l’utilizzo di cappelli ed occhiali all’aperto. Importante tutelarsi anche in casa. Usare tende, persiane, veneziane oscuranti, per lasciar passare l’aria senza però far passare troppo sole. Se si dispone di condizionatori, l’ideale è impostarli per avere una temperatura interna di 25/27 gradi, chiudendo dunque le finestre.
Diversamente, anche il comune ventilatore può essere utile anche se meno performante. Di notte può essere molto utile, ma attenzione a non puntarlo direttamente solo verso il letto. Onde evitare spiacevoli dolori muscolari al risveglio. Altro grande problema estivo in chi è particolarmente sensibile.
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