Non tutti conoscono qual è il mare più basso d’Italia, che supera tutti in classifica: scopriamo quali sono le acque meno profonde.
L’Italia è bagnata da diversi mari che contornano le coste del Paese. Tra questi, ve n’è uno considerato il mare più basso d’Italia che supera tutti gli altri in tal senso. Scopriamo, dunque, insieme la classifica dei mari più bassi dello Stivale.
Il mare più basso d’Italia è lui
Il Mar Adriatico è il mare più basso e meno profondo d’Italia, in quanto ha una larghezza di 150 km e una lunghezza di 800 km. Inoltre, ha una profondità di 300 metri – a nord – che aumenta a 1.222 metri a sud. Tale mare non bagna solamente l’Italia, ma anche la Slovenia, la Bosnia Erzegovina, la Croazia, l’Albania e il Montenegro.
Inoltre, c’è da dire, in aggiunta, che è suddiviso in tre zone principali, ossia alto, medio e basso adriatico. Inoltre, attraverso il Canale di Otranto, si collega anche al Mar Ionio.
Tale mare, inoltre, bagna le coste italiane che si presentano particolarmente sabbiose e basse, nonché paludose, se teniamo in considerazione il delta del Po e le zone lagunari del Golfo di Venezia. Nel Mar Adriatico, poi, troviamo le Isole minori Tremiti che fanno parte della Puglia.
Gli altri mari bassi dello Stivale
Oltre al Mar Adriatico, possiamo annoverare, nella lista dei mari più bassi che bagnano le coste italiane, anche il Mar di Sicilia che è profondo 310 metri e bagna le coste di Pantelleria e delle Isole Pelagie. Passiamo, poi, al Mar Ligure, che riguarda le coste liguri, parte di quelle toscane, dell’Isola d’Elba e anche il nord della Corsica.
I fondali di questo mare arrivano a 2600 metri, anche se la profondità massima la raggiunge nella parte nord-ovest della Corsica, dove arriva, infatti, a 2850 metri. Inoltre, tale mare, per quel che concerne l’Italia, bagna coste rocciose ed alte.
Passiamo, poi, al Mar di Sardegna, il quale raggiunge la profondità massima di 3068 metri, bagnando nei fatti, la parte occidentale dell’isola, nonché la Spagna, l’Algeria, la Francia e le isole Baleari e la Tunisia. Gli antichi Greci definivano, tali acque, Esperia/Esperico, termini con i quali indicavano i territori che erano a occidente, rispetto ai loro domini.
Citiamo, inoltre, il Mar Tirreno, diviso in centrale, settentrionale e meridionale, il quale bagna le isole minori dell’arcipelago toscano, quelli ponziano e campano, nonché la Maddalena, Egadi, Eolie, l’isola di Molara e Ustica. È profondo 3785 metri. Ci sono, poi, il Mar Ionio con una profondità di 5270 metri e il Mar Mediterraneo, definito “mare nostrum”, proprio perché è talmente ampio e profondo da bagnare Europa, Asia occidentale, Nordafrica, avendo anche un collegamento con il Mar Nero e Gibilterra.