Il ponte sullo Stretto di Messina sembra, diventerà una realtà, prima della fine di quest’anno dovrebbero ripartire i lavori.
Il Decreto-legge numero 35 del 31 marzo 2023, convertito con legge numero 58 del 26 maggio 2023, ha stabilito di ricominciare i lavori sullo Stretto di Messina. Lo scopo è quello di realizzare un ponte che collega le due sponde della Calabria e della Sicilia.
Il Consiglio della società Stretto di Messina Spa, il 15 febbraio 2024, ha approvato la Relazione di integrazione del progetto definitivo risalente al 2011. Nella motivazione il CDA, prima di tutto, conferma la corrispondenza con il Progetto Preliminare e poi identifica le prestazioni da attuare nell’esecuzione.
Queste toccano sei punti che sono elencati nella documentazione societaria. Prima di tutto riguardano le norme tecniche di costruzione che si modificano sulla base della geotecnica. Inoltre, devono corrispondere alle norme sulla sicurezza ed ai manuali di progettazione attualmente in uso.
Il punto successivo riguarda la compatibilità ambientale ed, infine, gli adeguamenti sul progetto dovuti ad eventuali nuovi materiali e tecnologie. Il consiglio, poi, ha inserito le prove sperimentali sulla base delle richieste del Comitato Scientifico.
Prima del rilascio della documentazione la società ha messo in atto una serie di verifiche che hanno coinvolto Parsons Transportation Group in qualità di Project Management e la Direzione Tecnica della Spa.
A queste si è unito anche un Organo composto da esperti in sismica, aerodinamica, aeroelastica, geotecnica ed ambiente. Lo scopo è quello di supportare le attività speciali di Alta Sorveglianza. Infine, il parere favorevole del Comitato Scientifico sulla relazione ha concluso gli atti.
Ora è una corsa contro il tempo, quella che serve al riavvio dei lavori per il Ponte sullo Stretto perché il governo vuole partire entro l’estate nonostante le inchieste e le tante polemiche. Nel caso in cui ci fosse la necessità di altre autorizzazioni il tutto potrebbe slittare verso l’autunno.
Matteo Salvini ha dichiarato, con amarezza, che quest’opera è stata indagata ancor prima di cominciare. Secondo il ministro delle Infrastrutture, questa indagine, portata avanti dalla Procura di Roma, rispetto ai progetti, parte dalle modalità della Lega.
I rilievi che sono stati proposti ai magistrati dai vari parlamentari dell’opposizione, riguardavano non solo il progetto, ma anche la sua effettiva realizzazione. Inoltre, chiedevano chiarimento sul perché la SdM SpA, Società Stretto di Messina, non avesse reso noti pubblicamente tutti i documenti al riguardo.
Salvini, invece, punta moltissimo sull’opera di collegamento tra la penisola e la Sicilia, perché si dichiara convinto che l’italia e l’Europa lo stanno aspettando da un secolo. Salvini è rimasto stupito, in particolare, dall’atteggiamento dei sindacati come la Cgil, che rifiutano la realizzazione del ponte che, di fatto creerà 120 mila buste paga da quest’anno fino al 2032.
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