Il pedaggio per attraversare in auto il Ponte dello Stretto di Messina sarà simile al costo di traghetti attuali, ecco che sbuca fuori il prezzo esatto…
Stando a quanto emerso dall’analisi costi-benefici dello Stretto di Messina S.p.A., la società incaricata di realizzare il ponte, ha affermato che il pedaggio per attraversare in auto il ponte sullo stretto di Messina sarà simile al costo degli attuali traghetti.
Quindi un costo stimato fra i 32,36 €. Secondo la relazione che è stata redatta dai professori Oliviero Baccelli e Roberto Zucchetti della Bocconi, il pedaggio in auto dovrebbe coincidere proprio con le tariffe dei traghetti 2023.
Ad oggi attraversare lo stretto con Caronte&Tourist viene a costare 36,50 € per una sola andata.
Una volta chiuso il servizio di traghettamento potrebbero però esserci delle ripercussioni economiche ed occupazionali. Gli aliscafi fra Villa San Giovanni, Reggio Calabria e Messina, senza nuove sovvenzioni, potrebbero non essere economicamente sostenibili.
Gli unici traghetti che resterebbero a disposizione per eventuali emergenze sono quelli di Rfi.
Quanto costa attraversare il ponte dello Stretto di Messina?
Il ponte che verrà costruito per attraversare lo stretto di Messina offrirà tempi di attraversamento decisamente più breve rispetto ai traghetti. Si parla di circa 15 minuti per i treni e 10 minuti per le automobili.
L’analisi prevede inoltre altre opere connesse, come per esempio il raddoppio ferroviario Palermo-Catania-Messina e una nuova piattaforma logistica di Tremestieri.
L’Arpa Sicilia inoltre ha sollevato qualche preoccupazione riguardo l’impatto economico, occupazionale e di tipo ambientale della chiusura dei servizi di traghettamento ed ha chiesto una valutazione un po’ più approfondita.
Inoltre hanno anche segnalato i rischi di sicurezza e idrologici per quanto riguarda la popolazione, dovuti al materiale depositato durante la realizzazione del ponte.
La società Stretto di Messina ha risposto e replicato alle osservazioni riguardo le ricadute occupazionali:
“In tutti i paesi dove sono stati realizzati grandi collegamenti alternativi ai servizi di traghettamento, la riprotezione del personale marittimo è stata adeguatamente gestita e risolta con un’opportuna pianificazione degli interventi di riconversione e riallocazione delle risorse nell’arco del periodo di costruzione. Nel caso del ponte sullo Stretto il personale potrà essere assorbito per la manutenzione e il monitoraggio dell’opera. Inoltre, esistono numerose possibilità di reimpiego dei traghetti su rotte alternative come le isole o indotte dai flussi turistici generati dal ponte. Nell’ambito della pianificazione vanno anche sottolineate le nuove iniziative economiche, derivanti dalla realizzazione del ponte, che offriranno opportunità tali da garantire una ulteriore positiva riallocazione del personale dei traghetti”