Scoperta la tomba di un illustre militare spagnolo, la straordinaria scoperta archeologica che ha arricchito il patrimonio storico di Pompei.
Una nuova straordinaria scoperta archeologica ha arricchito il patrimonio storico di Pompei.
Durante alcuni lavori presso l’edificio di San Paolino, ovvero la nuova sede della biblioteca del Parco archeologico di Pompei, è emerso un qualcosa di unico. Una tomba monumentale appartenente a Numerius Agrestinus, un illustre militare spagnolo.
Tale ritrovamento casuale aggiunto un tassello prezioso alla comprensione della storia di questa città antica.
Gli scavi a Pompei sono noti per portare spesso alla luce testimonianze importanti del passato. In tal caso, gli operai stavano sondando il terreno per cercare di risanare gli ambienti sotterranei, caratterizzati da un alto tasso di umidità, quando si sono trovati davanti i resti della tomba.
La struttura funebre risale al periodo dell’imperatore Augusto, quindi si parla di 27 a.C. 14 d.C.. Questa struttura funebre ha catturato subito l’attenzione degli archeologi grazie alla sua maestosità e ai suoi dettagli curiosi emersi.
La tomba si distingue per la sua forma semicircolare e per la panchina emiciclica di tufo con l’estremità a zampe di leone.
Questa tipologia di monumento funebre è tipico dell’epoca romana e riflette l’alto status sociale del defunto.
Stando alle prime indagini, il militare spagnolo, in seguito ad una brillante carriera militare in patria, decise di ritirarsi a Pompei scegliendo questa città come suo luogo di riposo.
Scoperta la tomba di un illustre militare a Pompei
Sulla tomba è conservata perfettamente un’iscrizione che favorisce ulteriori dettagli riguardo la vita e la carriera del militare. La scritta recita:
“A Numerios Agrestinus, figlio di Numerius, Equitius Pulcher, tribuno militare, prefetto degli Autrygoni, prefetto del genio militare, Duumvir per la giurisdizione per due volte, il luogo della sepoltura dato su decreto del consiglio della città”.
Oltre il ministro della cultura, Gennaro San Giuliano, ha sottolineato l’importanza di questa scoperta:
“Con questo ritrovamento, il sito di Pompei si conferma un luogo di primaria importanza per ampliare la nostra conoscenza e comprendere al meglio la società dell’epoca”.
Poi intervenuto anche Gabriel Zuchtriegel, il direttore del parco archeologico, che ha evidenziato come il ritrovamento confermi proprio il valore di Pompei come sito di primaria importanza storica:
“Vediamo qui emergere la rete del potere che collegava le élites dell’Impero, ai cui membri chiedeva l’impegno nelle aree di conflitto, con la promessa di ricompense economiche ma soprattutto di prestigio sociale nella comunità di residenza. Aver ricoperto ben due volte la magistratura più alta di Pompei ed essere stato onorato con un monumento funerario su suolo pubblico sono espressioni di riconoscimento e lealtà verso qualcuno che si era letteralmente battuto in prima linea per la causa dell’Impero”.