Dall’iscrizione su una tomba rinvenuta di recente a Pompei gli archeologi hanno fatto una scoperta sensazionale che coinvolge anche la storia della Spagna, relativa al periodo compreso tra il I secolo avanti Cristo e il I secolo dopo Cristo.
Nel corso di un intervento nei sotterranei dell’edificio di San Paolino, nuova sede della biblioteca Parco Archeologico di Pompei, per eliminare l’umidità e preservare il patrimonio librario, è stata rinvenuta l’iscrizione su una tomba, resa immediatamente nota dalla rivista online che diffonde notizie in merito alle nuove scoperte sul parco archeologico, l’E-Journal degli Scavi di Pompei.
Sensazionale scoperta nel corso di lavori per realizzare un’intercapedine
È stato nel corso dell’opera di realizzazione di un’intercapedine volta a eliminare l’umidità che è venuta alla luce la tomba a ‘schola’, con un sedile in tufo che termina in eleganti zampe di leone, note anche da altri esempi a Pompei. Gli studiosi hanno, pertanto, deciso di riportare alla luce il monumento funerario per musealizzarlo e hanno ampliato gli scavi e constatato che al momento dell’eruzione, il monumento era già interrato fino all’altezza della panca, mentre sul lato retrostante sembra si trovasse un muro di terrazzamento.
Un iscrizione che fornisce dettagli importanti
È stata l’iscrizione presente sullo schienale della panchina a fornire notizie più dettagliate e sorprendenti. Dallo studio successivo è emerso che sull’epitaffio era scritto: “A Numerius Agrestinus, figlio di Numerius, Equitius Pulcher, tribuno militare, prefetto degli Autrygoni, prefetto del genio militare, Duumvir per la giurisdizione (ovvero detentore della magistratura più alta nella città di Pompei) per due volte, il luogo della sepoltura (fu) dato su decreto del consiglio della città”.
Nuove informazioni storiche
Ebbene gli Autrygoni erano un popolo delle regioni settentrionali della penisola iberica, dove Augusto fu impegnato nelle guerre cantabriche, nel tentativo di completare l’occupazione della Spagna tra il 29 e il 19 a.C. e la carica di “Praefectus Autrygonum” risulta nuova, tanto da offrire anche nuove prospettive storiche sulla struttura del potere romano nel periodo di transizione verso il modello imperiale.
Il sito è ancora oggetto di studi
Gli esperti sono rimasti stupiti dalla sorprendente scoperta che offre nuove informazioni sulla storia, ma anche sulla società e sulla struttura urbana di Pompei. Un ritrovamento che si somma a un altro, piuttosto recente, quello della tomba monumentale di Nigidius Alleius Maius che presenta una iscrizione funeraria che si sviluppa per 4 metri.
Al momento l’area è ancora oggetto di studi e gli esperti sono certi che questa scoperta possa contribuire a dare ulteriori informazioni sulla storia del sito e anche sulla figura di Agrestinus, notabile locale elevato a rango equestre probabilmente sotto Augusto. (foto presa dall’E-Journal degli Scavi di Pompei)