Condividere sui social la fotografia del biglietto aereo e le sue informazioni potrebbe essere molto pericoloso.
Cresce ogni giorno sempre di più il numero delle persone che scelgono di utilizzare i social network. Ma molte volte viene fatto un uso sbagliato di tali piattaforme. Ad esempio sono molti coloro che proprio prima di partire per un viaggio sono soliti condividere la fotografia del biglietto aereo sui social non sapendo che però tale abitudine andrebbe assolutamente evitata in quanto potrebbe rivelarsi pericolosa. Ma, come mai? Vediamo di fare un po di chiarezza.
Perchè non condividere sui social la fotografia del biglietto aereo
Far sapere alle persone che conosciamo e che seguiamo e ci seguono sui social dove stiamo andando in vacanza condividendo la fotografia del biglietto è assolutamente sbagliato. Anzi per essere più precisi è possibile dire che si tratta di una cattiva abitudine che andrebbe assolutamente evitata.
Ma, come mai? A rispondere a tale domanda è stato il responsabile dei social media che lavora per la società di sicurezza informatica NordVPN ovvero Robinson Jardin. Quest’ultimo ha infatti rivelato che ad essere compromesse sono oltre che la privacy anche la propria sicurezza.
In modo particolare condividere con altri utenti social tali informazioni significa aumentare il rischio di subire degli attacchi hacker.
Il biglietto aereo infatti contiene una serie di informazioni che possono essere utilizzate per ottenere altre informazioni ancora sul proprietario del biglietto. Informazioni grazie alle quali poter addirittura essere vittime di truffe.
Le informazioni presenti sul biglietto
Le informazioni presenti sul biglietto aereo sono davvero molte. Tra queste ad esempio il nome e il cognome del viaggiatore, il nome della compagnia aerea e la data di partenza oltre che la destinazione.
Poi ancora molti non sanno che è anche presente un codice alfanumerico, indicato con la sigla PNR ovvero Passenger Name Record, contenente ben sei caratteri. Codice questo grazie al quale poter identificare la prenotazione.
Infine è poi presente un QR code tramite il quale poter accedere a tutte le informazioni sopracitate. Amir Sachs, fondatore di Blue Light IT ovvero una società di cyber sicurezza, è intervenuto sulla questione affermando che tramite il codice sopracitato unito al cognome del viaggiatore un malintenzionato può avere la possibilità di accedere a tutte le informazioni legate alla prenotazione.
Tra questi anche l’indirizzo email, il numero di telefono, dati di contatto di emergenza e molto altro.
Ma esattamente, cosa possono fare i malintenzionati avendo a disposizione tali informazioni? In realtà possono agire modificando la prenotazione del volo oppure effettuando sul volo di ritorno delle modifiche o addirittura possono anche riprogrammare il volo in questione.
Sempre sulla carta è inoltre presente il frequent flyer ovvero un numero grazie al quale poter identificare quali sono per una compagnia aerea i viaggiatori più costanti e che proprio per tale motivo sono di solito iscritti a dei programmi fedeltà grazie ai quali hanno la possibilità di usufruire di particolari sconti o addirittura di convenzioni.
Anche in questo caso possono presentarsi dei rischi per il viaggiatore. Di cosa stiamo parlando? Del rischio che qualche malintenzionato possa rubare tali informazioni e quindi quelle che sono le miglia percorse dai viaggiatori, e rivendere poi le informazioni in questione online.
I rischi per i viaggiatori
E’ inoltre molto importante precisare che proprio il codice a barre sopracitato può consentire anche l’accesso al numero del documento d’identità.
In questo caso non solo i malintenzionati potranno rivendere tali informazioni ma potranno anche utilizzare il numero del documento in questione per richiedere la creazione online di una carta di credito. Oppure semplicemente fare degli acquisti che non siano autorizzati.
Infine l’amministratore delegato di Breachsense Josh Amishav ha rivelato che i malintenzionati potrebbero anche mettere in atto una serie di particolari strategie.
E quindi ad esempio far finta di lavorare con la compagnia aerea coinvolta e chiedere alcune informazioni come ad esempio il numero della carta di credito per delle verifiche.
Quello legato alla scarsa sicurezza delle carte d’imbarco è quindi un problema piuttosto serio sul quale si discute da ormai diverso tempo. E che dovrebbe invitare tutti a riflettere. Soprattutto i viaggiatori che sono soliti condividere le fotografie dei biglietti sui social.