Svizzera, perché è sempre rimasta neutrale? Ecco i motivi per cui questo Paese ha “scelto” la neutralità e la sua storia.
La Svizzera è un Paese europeo pieno di bellezze naturalistiche, storiche e artistiche. Un Paese meraviglioso nel cuore dell’Europa, celebre non solo per i suoi paesaggi mozzafiato e la sua ricchezza, ma anche per la sua neutralità.
La Svizzera infatti, nel corso degli ultimi secoli, è sempre rimasta neutrale, riuscendo a non entrare nei conflitti mondiali. Ma come è possibile? Il motivo è da ricercare nella sua stessa storia e negli eventi successi durante le guerre mondiali.
Per capire bene i motivi della neutralità della Svizzera, dobbiamo parlare un po’ della sua storia con alcuni cenni storici.
Come sapete, la Svizzera è divisa in Cantoni, che un tempo non erano tanti quanti lo sono ad oggi. Questo è un Paese che al suo interno include popoli che parlano diverse lingue, come il tedesco, il francese o l’italiano, e addirittura che professano religioni differenti.
Questo perché inizialmente i popoli presenti in quell’area (diversi tra loro) decisero di “unire” le loro forze quando si trattava di prendere decisioni importanti per il bene comune, e nacquero poi i primi Cantoni.
Nacque quindi una confederazione, fino a quando ci fu l’invasione da parte della Francia e di Napoleone, che ad ogni modo riconobbe i Cantoni che si erano formati.
Veniamo però al punto sulla neutralità della Svizzera. Da quando questo Paese divenne neutrale? La risposta è da ricercare negli ultimi avvenimenti a partire dal 1800.
Nel 1815 infatti, con il Congresso di Vienna dopo la sconfitta di Napoleone, la Svizzera venne riconosciuta come una confederazione autonoma formata appunto dai Cantoni, all’epoca già più di 20.
Questo però, venne concesso appunto in cambio della neutralità perenne del Paese. Questa condizione di neutralità infatti, faceva comodo alle grandi potenze che si trovavano al confine con la Svizzera, e gli permetteva di poter star tranquilli su quella parte di confine, e concentrare le proprie forze invece sulle altre nazioni confinanti.
Da questa data quindi, il Paese rimase sempre neutrale, anche durante la seconda guerra mondiale. In questo caso in realtà, durante il grande conflitto, era intenzione di Hitler invadere la Svizzera, ma ci furono delle circostanze che evitarono questo scenario.
Hitler infatti, in quegli anni si trovò impegnato nel contrastare potenze molto più forti della Svizzera, che in quel momento non era una vera e propria priorità. Questo Paese inoltre, forniva armi sia alla Germania che all’Italia, oltre al fatto che accettava soldi e oro provenienti dalla Germania senza fare domande sulla loro provenienza.
Grazie a questi motivi quindi, la Svizzera venne risparmiata, e ancora ad oggi mantiene la sua neutralità.
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