Perchè la Polinesia Francese è il luogo ideale per vedere le balene

Molti Paesi hanno la fortuna di poter offrire esperienze con i cetacei ma il luogo ideale per vedere le balene è la Polinesia Francese.

balenottera
Vedere le balene, sì ma a distanza – viaggi.nanopress.it

Poter nuotare con le balene è il sogno di tanti. Ed è per questo motivo che quei Paesi che per loro posizione geografica si trovano nelle condizioni di essere panorama per questi incontri sfruttano a livello turistico gli animali, come qualunque altra attrazione. Ma guardare da vicino gli abitanti del mare è una attività che andrebbe fatta in assoluta sicurezza. Una sicurezza che non deve essere solo quella degli esseri umani ma anche dei cetacei. Vediamo quindi perché, se il tuo grande desiderio è quello di vedere da vicino balene e delfini, il luogo in cui dovresti andare è la Polinesia Francese.

La tradizione di Tahiti del rispetto

Il gigantesco arcipelago della Polinesia Francese è composto da una miriade di isole e isolette che punteggiano l’Oceano Pacifico. Il tipico paesaggio tropicale con spiagge di sabbia che si tuffano in un mare trasparente e ricco di vita. Casette tra le palme. Ma la Polinesia Francese è anche un vero e proprio paradiso per chi cerca il contatto con le balene. Un’attività che ovviamente porta grandi guadagni ma che va fatta con criterio. E data la fama di questo luogo come punto di osservazione privilegiato qui tutti i cetacei sono soggetti protetti a norma di legge.

balenottera e turisti
Il whale watching va fatto con rispetto – viaggi.nanopress.it

In tutto il mondo ci sono altri luoghi in cui è possibile addirittura nuotare con le balene ma se quella che cerchi è una esperienza che rispetti l’ambiente e anche le creature che vai ad incontrare l’unica risposta è proprio la Polinesia.Sono infatti presenti limiti strettissimi per quello che riguarda la distanza minima a cui si devono tenere imbarcazioni e nuotatori. L’incontro con i cetacei deve infatti avvenire mantenendosi ad almeno 100 metri se ci si trova su una barca e ad almeno 30 metri se si cerca l’esperienza con l’immersione. In più, dato che comunque stiamo parlando di esseri viventi con una intelligenza molto sviluppata, per limitare al massimo lo stress i gruppi hanno un numero prestabilito e il tempo in cui si può interagire con i cetacei è anch’esso limitato.

Perché c’è bisogno di (più) rispetto

Se sei in cerca di una vacanza avventurosa l’idea di poterti immergere e magari arrivare a toccare (non si fa) una balena oppure un delfino in mare aperto può essere stuzzicante. E ci sono per esempio luoghi, come Tonga, in cui gli incontri possono avvenire ad una distanza davvero da batticuore. Nelle acque intorno all’isola è infatti possibile avvicinarsi fino ad appena 5 metri da una balena.

E allora perchè andare in Polinesia? Questo genere di incontri ravvicinati non voluti e non cercati dai cetacei possono provocare grandissimo stress a degli animali che, e molti studi lo dimostrano, sono intelligenti, hanno un proprio linguaggio, provano un ampio ventaglio di emozioni e quindi meritano di essere trattati esattamente come vorremmo essere trattati noi.

E per dimostrare che si può fare turismo rispettando l’ambiente, la Polinesia Francese ha in mente di modificare ulteriormente le norme per il 2025, riducendo ancora di più il numero di persone che possono trovarsi a bordo delle barche che cercano i cetacei. Una scelta che è accolta favorevolmente dagli abitanti che del turismo portato dalle balene vivono. Una lezione che possiamo implementare anche da noi, dove la fauna selvatica è ancora molto presente.

Impostazioni privacy