Perché la sabbia è più calda dell’acqua lo spiega un magazine di astronomia, che ci rivela i motivi di tale fenomeno. Chissà quante volte vi sarà capitato di assistere a questo fenomeno, che si fa ancora più evidente dal momento in cui trascorrete tempo in spiaggia anche di notte.
Se andate in spiaggia durante il giorno, avrete sicuramente notato che a mezzogiorno la sabbia è molto calda mentre l’acqua sembra essere piuttosto fredda. Il magazine passioneastronomia.it svela il perché di questo fenomeno.
Perché la sabbia è più calda dell’acqua
La sabbia è spesso oggetto di esperimenti incredibili che stupiscono, come ad esempio quello compiuto dall’uomo che avvicina una calamita alla sabbia e scopre che è magnetica. Oggi invece approfondiamo un tema che per alcuni potrà sembrare banale e scontato, mentre per altri non lo è affatto. Ci riferiamo al calore a cui arriva la sabbia a mezzogiorno nel periodo estivo e la risposta di tutto starebbe nel calore specifico. Questo valore sarebbe infatti più alto nell’acqua che nelle terre emerse.
In parole povere, è necessario molto più tempo affinché l’acqua si riscaldi, mentre la sabbia lo fa in modo più rapido. Quindi durante il giorno l’acqua si riscalda in modo molto più lento rispetto alla sabbia ed è per questo che notiamo la sabbia come sempre calda mentre l’acqua come fredda, specialmente se andiamo in spiaggia di giorno.
Ma cosa succede la notte?
Oltre al già citato calore specifico, ci teniamo a precisare come si diffonda il calore in spiaggia. Nella terra, infatti, questo si propaga per conduzione, quindi resta concentrato nella zona più corticale a partire dal piano campagna; nell’acqua, invece, il calore si diffonde in modo diverso: il rimescolamento permette infatti una distribuzione del calore anche in profondità. Di conseguenza durante il giorno il suolo si riscalda in modo più rapido e lo fa anche l’aria soprastante. E si verifica anche una diminuzione di pressione atmosferica, visto che la temperatura e la pressione sono due grandezze inversamente proporzionali.
In mare avviene esattamente l’opposto. L’aria che si trova nella zona dell’acqua, essendo lì la pressione più alta, si muove verso la spiaggia ciò verso la zona di depressione che si è formata sulla terraferma. È in questo modo che si crea la brezza marina. E nel corso della notte invece il fenomeno si inverte: la sabbia della spiaggia e il suolo, infatti, diventano freddi molto più velocemente rispetto all’acqua del mare. In questo modo la zona di depressione si inverte e passa da essere quella della sabbia a quella del mare. Il vento debole ora arriva dalla costa ed è la brezza di terra.
