Bischero, una parola di derivazione Toscana, molto in uso a Firenze. Sapete cosa vuol dire e perché si utilizza? Scopriamolo.
La lingua italiana lo sappiamo è davvero meravigliosa. Ricca di termini, articolata, non finiamo mai di impararne nuovi termini ed etimologie. Altrettanto affascinanti sono però i dialetti. Da nord a sud sono ricchi di parole e modi di dire che a volte noi stessi italiani provenendo da una diversa regione. Oggi ne vediamo uno toscano.
Cosa vuol dire bischero e perché si utilizza?
Sembra assurdo pensare di non conoscere alcuni termini della nostra lingua madre. Accade però quando ci si approccia ai dialetti o a modi di dire radicati solo in determinati territori. Che spesso poco hanno a che vedere con la lingua originale e molto con la nostra storia.
Una vera Babele di termini che magari sentiamo pronunciare quando siamo in vacanza, ma che però non sapremmo spiegare. Come nel caso della parola Bischero, che certamente chiunque si sia mai recato in Toscana avrà certamente sentito pronunciare.
Talvolta lo avremmo anche adottato nel nostro linguaggio abituale. In dialetto toscano, principalmente fiorentino, è spesso utilizzato come alternativa alla parola Grullo. In pratica lo si dice quando si deve apostrofare una persona poco sveglia, ingenua, in molti direbbero un tonto. Secondo i fiorentini potrebbe avere però un’accezione affettuosa, come per indicare una persona non molto furba, ma senza cattiveria.
Da questo termine deriva anche l’azione denominata bischerata, che indica due distinti modi di agire. Uno è quello di dover compiere un’azione semplicissima, davvero alla portata di tutti. L’altro, più comune, è quello di indicare quando si è commesso un’ingenuità, una cosa sciocca.
Certamente avrete sentito la frase “Un fare i’ bischero“.
La famiglia Bischeri
Una parola che è in realtà davvero molto molto antica. Pare infatti che il termine sia mutuato da un’antica nobile famiglia che rispondeva al punto al nome di Bischeri. Ci troviamo nel XII secolo e questa dinastia aveva diversi possedimenti, tutti localizzati nella zona di Via dell’Oriuolo e Piazza Del Duomo.
Siamo nelle vicinanze del centro storico, tra la storica Via del Proconsolo e dove oggi sorge la maestosa cattedrale di Santa Maria Del Fiore. E difatti qui si trova un incrocio indicato appunto come “Canto dei Bischeri”.
Nel 1294 però la Repubblica di Firenze voleva costruire qui proprio il Duomo. Dunque non poteè fare altro che offrire ai Bischeri del denaro per comprare le loro terre, somma che però loro rifiutarono, sentendosi molto sicuri di loro.
Mai scelta fu più stupida, ma certo la famiglia non poteva sapere cosa sarebbe accaduto di lì a poco. Ovvero un tremendo incendio che ne rase al suolo tutte le proprietà. La famiglia cadde in rovina, senza più proprietà e soldi, pentendosi di non aver accettato prima una offerta così generosa. Da quel momento in avanti dunque il “non fare la bischerata” è diventato di uso comune per indicare il non ripetere queste azioni così avventate.