Grazie ad un filmato registrato da un drone, si è fatta una scoperta impensabile registrando un pascolo di mucche. Ecco cosa è stato notato.
Il mondo è molto vasto e molti Paesi hanno un’estensione molto ampia che spesso viene verificata e misurata da strumenti che anno dopo anno diventano sempre più adatti a questo compito.
Basti pensare a come, negli ultimi anni, grazie ai satelliti e a Google Maps, possiamo visualizzare un luogo vedendo grazie a fotografie che sono state scattate da un veicolo, posti e palazzi di un determinato posto.
Il mondo visto dall’alto
Anche immettendo coordinate specifiche, possiamo vedere cosa si trova digitando caratteri e numeri di longitudine e latitudine e spesso molti siti web ci danno la possibilità di vedere in diretta quello che sta accadendo in una determinata località.
La tecnologia, ha dato agli strumenti audiovisivi un apporto non indifferente e oggi, è possibile fare riprese dall’alto, senza dover per forza posizionandosi sopra una gru o un elicottero.
Questa è stata una vera e propria evoluzione per il settore cinematografico, in quanto, grazie all’utilizzo di un drone può inquadrare un
elemento in primo piano e poi innalzarsi e riprendere il panorama circostante dall’alto.
L’operazione può anche essere fatta in modo contrario ossia, cominciando dall’alto e poi andando pian piano ad inquadrare il soggetto o il luogo d’interesse e che viene messo in risalto dalla scena.
Ed è proprio grazie ad un drone , che, registrando un filmato avendo come protagoniste delle mucche, si è fatta una scoperta sensazionale che nessuno avrebbe mai pensato di vedere.
La scoperta del drone sul pascolo di mucche
Il filmato in questione, riprende delle mucche intente a pascolare su un grande prato e pian piano la scena si va ad ingrandire sul volto di esse. Ma ad un certo punto si nota qualcosa di molto particolare.
Sul muso di molte di queste, sono presenti dei puntini bianchi, simili ad tanti peli di dimensione diversa e molto duri. Ma andando a vedere meglio si nota che altro non sono che degli aghi.
Questi, non sono stati messi nel muso delle mucche da qualche umano, ma sono opera dei ricci di terra che si trovano nei pressi del prato dove questi animali pascolano e brucano l’erba che tanto amano.
Grazie a questa scoperta, si è venuto a conoscenza che le mucche, spesso incontrano durante le loro attività degli animali e molti di questi sono dei ricci che possono provocare loro la presenza di queste spine.
Questo perché, nonostante abbia una pancia tenera e un aspetto docile, il riccio presenta sulla superficie degli aculei che diventano rigidi solo nel momento in cui i muscoli di questo animaletto si contraggono per proteggersi.
Evidentemente, queste mucche, si erano avvicinate troppo a questi animali. Che sentendosi sotto attacco hanno pensato di difendersi pungendo queste mucche e facendo rimanere alcune delle loro spine nel muso delle loro amiche.
Le mucche punte, successivamente hanno ricevuto cure per evitare che queste spine potessero provocare loro delle infezioni.