Gli esperti si sono preoccupati per via di un dettaglio che sta causando la siccità al Parco degli Acquedotti. Ecco di quale si tratta.
La siccità è un problema che sta diffondendosi a macchia d’olio in tutto il mondo e negli ultimi tempi in particolare in Italia dove le acque stanno soffrendo le conseguenze causate dalle alte temperature e dalle scarse precipitazioni.
In molti posti della nostra Penisola, il livello delle acque si è abbassato notevolmente causando notevoli problemi sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista economico e sociale.
Parco degli Acquedotti: ecco la causa della siccità
Nella città di Verona, sotto il Ponte di Castelvecchio, le alte temperature e le scarse piogge hanno formato un isolotto che è percorribile dall’uomo che prima di allora non era mai emerso.
Questo ha a che fare con lo scarso livello di quantità di acqua che ha provocato seri problemi anche in Puglia, dove il Lago di Varano e di Lesina rischiano di scomparire per via della siccità.
In Sardegna, invece, questo problema ha causato delle vere e proprie crepe nel terreno dove alcuni insetti, come locuste e cavallette, hanno nidificato e possono invadere alcune piantagioni e provocare danno all’agricoltura.
La scorsa estate, c’è stato un allarme dovuto alla scarsa quantità di acqua presente nel laghetto del Parco degli Acquedotti a Roma e nonostante si sia cercato tramite autobotti di ristabilire il livello dell’acqua, lo stagno si è ridotto notevolmente.
Questo ha causato la riduzione di animali come pesci e tartarughe, che stanno morendo lentamente in quanto non riescono a sopravvivere senza la presenza della giusta quantità di acqua.
La moria delle tartarughe e dei pesci
Le guardie zoofile del gruppo Earth, hanno denunciato la situazione dopo aver osservato il laghetto specificando che con la mancanza d’acqua questi animali sono più a vista rispetto a prima.
Negli ultimi tempi, alcuni ragazzini, hanno preso le tartarughe e le hanno usate come se fossero dei palloni prendendoli a calci e questo ha provocato una serie di denunce e allarmi da parte di varie associazioni ambientalistiche.
Il problema della mancanza di acqua nel laghetto è dovuto da un guasto dell‘Acquedotto Felice che lo alimenta artificialmente e per questo, il gruppo Earth ha fatto presente al Municipio una soluzione alternativa.
La proposta è quella di installare un autobotte che alimenta autonomamente il laghetto e qualora qualche altro animale dovesse morire per via della carenza d’acqua, i componenti di Earth anno promesso di trascinare in tribunale l’Ente Parco e il Comune di Roma con l’accusa di uccisione di animali.
Secondo Coppola del gruppo Earth, ogni animale che sia autoctono o esotico è protetto dalla legge in ugual modo e non si può pensare di lasciare agonizzante uno di essi senza alzare un dito nonostante il problema sia sotto gli occhi di tutti.
“Raccogliamo il grido d’allarme delle associazioni e dei cittadini che si stanno mobilitando per proteggere queste povere creature: l’assessora Alfonsi e il sindaco devono intervenire con la massima urgenza e impedire questa strage annunciata”
Queste le parole di Daniele Diaco, consigliere capitolino Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Commissione Ambiente che è intervenuto sulla questione invitando il Comune ad intervenire tempestivamente.