Parallelo 38: dormire tra la Corea del Nord e la Corea del Sud

La terra tra le due Coree
La terra tra le due Coree

Tra la Corea del Nord e quella del Sud esiste un luogo di pochi centinaia di metri che rappresenta il segno tangibile dell’eredità della guerra fredda tra Oriente e Occidente: il 38esimo parallelo.

Nonostante la Corea del Nord rappresenti uno dei paesi meno visitati al mondo per il suo regime totalitario, lungo il 38esimo parallelo che divide le due Coree, di turisti ce ne sono eccome.
E se la zona rossa tra le due nazioni che rappresenta il segno tangibile della guerra fredda che oggi ha condotto all’esistenza di due Coree con sistemi politici diversi, è bandita agli autoctoni, i turisti, pagando un soggiorno di 35 euro presso il centralissimo Lotte Hotel di Seul, che in collaborazione con l’agenzia JoongAng Express To, organizza un tour di 5 ore proprio nelle terre aride del 38 parallelo. In realtà non c’è proprio nulla da vedere, a parte stappa arida e qualche torretta, ma i turisti apprezzano il tour proprio per l’atmosfera che si respira in questo luogo irreale tra la Corea del Nord e quella del Sud.
Prima della partenza a bordo di un autobus di linea, gli organizzatori avvisano i turisti di indossare abiti dignitosi, di non fare foto ne riprese per non infastidire la sorveglianza nordcoreana. La visita prosegue con il passaggio dalla Corea del Nord a quella del Sud dove, in una baracca militare, viene proiettato un documentario che racconta la guerra e le successive provocazioni del Nord durate quasi sessant’anni, come l’uccisione del capitano americano Arthur Bonifas nel 1974, al quale è stato dedicato un piazzale.
La tensione di una tregua armatissima si conclude, come se il 38esimo parallelo fosse un parco tematico, nel negozio all’uscita. Qui si vendono Dvd sulla guerra di Corea, cartoline, souvenir, elmetti di plastica per bambini e, naturalmente, T shirt ricordo.

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