Si imbattono in una struttura sottoterra, ecco cosa succede a questi operai. Una vicenda da rimanere senza parole.
Dei banali lavori di sicurezza stradale che portano alla scoperta di qualcosa di incredibilmente inaspettato. Questo è quanto successo ad un gruppo di operai, che si sono trasformati in un battibaleno negli eroi del giorno, rendendosi autori di un ritrovamento incredibile. Oggi vi raccontiamo questa storia sensazionale, avvenuta molto lontano da noi, ma non per questo meno affascinante.
Si imbattono in una struttura sottoterra, ecco cosa trovano
Ci troviamo a Taizhou, una città della Cina nella provincia di Jiangsu, quando degli operai si imbattono in una struttura sottoterra, recuperando qualcosa di davvero inaspettato.
Gli uomini stavano svolgendo dei normali lavori di ampliamento stradale. Una semplice costruzione di una nuova carreggiata, che però è stata bruscamente interrotta nel momento di questo ritrovamento.
A ben sei piedi di profondità gli operai si sono immediatamente accorti della presenza di qualcosa di solido e voluminoso. Non volendo troppo insistere per rischiare di rompere quanto emerso, hanno iniziato a scavargli intorno, fino a rendersi conto di trovarsi davanti un enorme blocco di pietra.
Nonostante non fosse chiaro esattamente di cosa si trattasse, apparve evidente quasi da subito dovesse trattarsi di qualcosa di davvero molto antico. Per non sbagliare, il direttore dei lavori si è immediatamente persuaso a chiamare le autorità e di conseguenza anche un’equipe di archeologi. Gli unici in grado di confermare i sospetti: quello che avevano ritrovato era una antica tomba.
Aprendola, quanto rinvenuto all’interno si è rivelato ancora più sorprendente. Dentro si trovavano tessuti, seta, gioielli e stranamente anche del liquido. Ed ovviamente, ad accompagnare tale corredo, anche il legittimo proprietario…un corpo.
Non un corpo qualunque, ma una mummia ottimamente conservata. Avvolta in sudario, la mummia si trovava appunto completamente immersa in un liquido marrone. La pelle, i capelli, persino le ciglia, erano quasi del tutto intatte, rendendo molto riconoscibili anche i lineamenti.
La mummia della dinastia Ming
Non c’è voluto molto tempo per confermare si trattasse del cadavere di una donna, alta poco più di un metro e cinquanta. Chi era questa donna? Considerati i gioielli, la cura con cui il suo corpo era stato deposto, i diversi strati di seta che la avvolgevano, non doveva trattarsi di una persona comune.
La mummia di Taizhou, così è stata soprannominata, doveva essere vissuta circa 700 anni fa secondo gli esperti. Sebbene stabilire con certezza la sua identità fosse impossibile, grazie all’ottimo stato dei suoi abiti, gli archeologi hanno potuto azzardare qualche ipotesi. Si ritiene che la donna sia vissuta in un periodo durante il quale regnava la dinastia Ming.
Certamente un lasso di tempo molto vasto, che tocca un periodo che va dal 1368 al 1644. A persuadere gli esperti, gli abiti tipici dell’epoca ed il rinvenimento di un gioiello, un anello dalla pietra verde. Una civile o una nobile? Probabilmente una donna di alta borghesia.
All’interno del sepolcro gli archeologi hanno individuato anche alcune ceramiche degli scritti e delle reliquie. Il mistero principale riguarda però il liquido marrone in cui il cadavere si trovava immerso. Inizialmente si ipotizzava si trattasse di acqua filtrata nel tempo, considerata la posizione di estrema profondità in cui la tomba è stata rinvenuta. Forse banali infiltrazioni.
Incredibile come questo non abbia danneggiato la mummia, forse grazie a livelli di ossigeno sufficienti a non scatenare la produzione di muffe e batteri. Altri scienziati si sono chiesti se invece non fosse del liquido voluto, magari frutto di una qualche tecnica utilizzata per preservare i defunti.
Un quesito ancora oggi senza risposta. La tomba però si è rivelata molto utile per poter mettere nuovi tasselli sulla storia e la gerarchia della dinastia Ming. Una delle più importanti nella storia della Cina, che prese il posto di quella Yuan. Ricorderete certamente alcune delle imprese più famose di questo impero, come le sette spedizioni navali di Zheng He, che attraversò prima il sud est asiatico e poi l’Oceano Indiano. Si dice che raggiunse anche il Corno d’Africa.