Nuova specie trovata nelle nostre acque: di cosa si tratta

Ancora una conseguenza del cambiamento climatico, ovvero una nuova specie trovata nelle nostre acque. Scopriamo quale.

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il mar rosso – viaggi.nanopress.it

Ne stiamo parlando sempre più spesso ed in maniera sempre più urgente e pressante. Gli effetti del cambiamento climatico si fanno ormai vedere ovunque nel nostro pianeta. Tra scioglimento dei ghiacciai, specie in via di estinzione, alti livelli di emissioni di gas nocivi. Gli esperti cercano ogni giorno di sensibilizzare le istituzioni affinché si corra al più presto al riparo. Soprattutto perché molti di questi cambiamenti riguardano anche le specie animali.

Una nuova specie nelle nostre acque

Le conseguenze più immediate dei cambiamenti climatici, li stiamo vedendo sulle specie animali. Sempre più costrette a spostarsi. Il motivo può dipendere dal fatto che non trovino più cibo utile a sostentarli o perché appunto le condizioni climatiche non permettono più il mantenimento dell’habitat a loro più congeniale.

Ad esempio in questo caso parliamo di una nuova specie comparsa nelle nostre acque. Il fattore preoccupante? Il fatto che provenga nientemeno che dal Mar Rosso, dunque non proprio vicino a noi. Gli esperti hanno segnalato il suo avvistamento la prima volta nell’estate 2023.

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nuova specie ittica – viaggi.nanopress.it

Ed è stata subito classificata tra le specie aliene, ovvero quelle che non dovrebbero trovarsi dove appunto vengono avvistate in maniera copiosa. In questi ultimi anni ne sono state segnalate diverse sia in terra che in acqua. Gli scienziati ritengono di doverle segnalare perché rischiano di rappresentare una autentica minaccia agli ecosistemi, con disastrosi effetti a catena.

Questa volta si tratta dell’apparizione di un pesce tropicale noto come Preragogus Trispilus, chiamato anche Tordo con basetta. Una specie che di norma si trova nel Mar Rosso, soprattutto nelle zone costiere, e principalmente dove trova di più nutrimento. Dunque in aree caratterizzate da un substrato sabbioso. Si nutre infatti principalmente di lumache di mare e piccoli crostacei.

L’apparizione del tordo con basetta

L’esistenza di questa specie in generale è nota dal lontano 1991, quando gli esperti ne hanno avvistati i primi lungo il Canale di Suez. Di lì a poco è passato nel Mediterraneo ed è stato sempre più avvistato in zone come Egitto, Libia, Cipro, Grecia, Libano e Turchia.
Poi ha iniziato a spostarsi, ed è stato avvistato prima in piccoli banchi nelle zone di Malta ed ora nel 2023 anche in Italia. Ne parlano anche gli esperti del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Ancona. Si sono anche occupati di diffondere un video che mostra la presenza del tordo precisamente nelle zone della regione Sicilia.
Una espansione che definiscono progressiva, ma costante. Il tordo è una specie carnivora, dunque è bene osservare adeguatamente gli eventuali impatti della sua presenza ed invasione. Come già sottolineato, la presenza di una nuova specie può rivelarsi infatti dannosa per un ecosistema. Ad oggi nel contiamo nel nostro paese bene oltre 3.000 esemplari. Si aggiunge alle nuove specie aliene che stanno preoccupando gli scienziati.
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pesce tordo – viaggi.nanopress.it
Una di queste è il tanto sponsorizzato in questi mesi, granchio blu. Una specie molto diffusa nelle zone del Delta del Po e che già preoccupa per via della strage di molluschi che sta facendo negli ultimi mesi.

Possibile che il tordo con basetta sia giunto fino a noi per via dell’eccessivo surriscaldamento dei mari. Si stima che nel 2023 le acque oceaniche hanno infatti raggiunto temperature preoccupanti, costringendo le specie tropicali a risalire verso nord.

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