Un posto bellissimo con una vista meravigliosa. Una nuova passerella di 200 metri, sapete dove si trova? Scopriamolo.
Con settembre ormai iniziato e le temperature che ancora lo consentono, forse se anche avete terminato le ferie, potreste ancora organizzare qualche bella gita. Come quella per visitare un luogo dal paesaggio meraviglioso. E godervelo sarà ancora più facile grazie ad una passerella di nuova costruzione. Scopriamo dove si trova questo incanto.
Una nuova passerella di 200 metri con vista meravigliosa, ecco dove
Ci sono dei luoghi nel nostro paese di bellezza davvero impareggiabile. Soprattutto quando parliamo di bellezze naturali, davvero non temiamo competizione. Immaginate ora di poter visitare ora una di queste bellezze da una posizione privilegiata.
Questo è quello che sta per accadere sulle sponde del Lago Trasimeno, uno degli specchi d’acqua più amati e visitati del nostro paese. Appena terminata infatti l’opera che ha portato alla costruzione di una nuova passerella di 200 metri, che permetterà di visitarlo in maniera ancora più agevole.
Ci troviamo infatti all’interno dell’Oasi Naturalistica La Valle di Savin, in località Magione. Ad essere precisi, una passerella qui esisteva già, ma è stata sviluppata e migliorata. Ora misura ben 200 metri ed è larga 2, concepita seguendo l’estensione di un canneto preesistente.
Il tutto è reso ancora più speciale da un percorso che dispone di un punto di osservazione che sarà un vero paradiso per chi si diletta nel birdwatching. E non solo, anche di un punto panoramico di 20 metri quadri, il migliore se si desidera osservare il panorama. In lontananza si potrà scorgere il paese di San Savino. A dare l’annuncio di questa bella novità sono le stesse istituzioni, attraverso le parole dell’assessore Vanni Ruggeri.
Che si definisce entusiasta e soddisfatto di un’opera davvero incredibile. Costata la cifra di bel 600mila euro. Una somma certamente ingente, resa possibile dai fondi del Piano di sviluppo rurale del Comune di Magione.
Il lago Trasimeno, arricchito da una passerella in lavorazione da anni
Il progetto è in realtà in essere dal 2020, quando è stato presentato per la prima volta. E che non si è fermato nemmeno durante gli ovvi rallentamenti imposti dalla pandemia. Ruggeri lo descrive come fortemente voluto da tutti i comparti che vi hanno lavorato. Lo definisce una “architettura naturale” iconica. Che rappresenta anche l’Oasi e si spera diventi presto un simbolo del Lago.
In futuro la nuova passerella di 200 metri potrebbe essere ulteriormente estesa. Attualmente si tratta di una costruzione in legno. La struttura portante è fatta in pali di Azobè, un materiale praticamente perfetto per adattarsi all’esterno, soprattutto in acqua. Un tipo di legno che ben si presta a prestazioni meccaniche e che soprattutto non necessita di impregnanti e praticamente inattaccabile da agenti patogeni.
E altro pregiato legno è invece utilizzato per il piano di calpestio di 2 metri. Qui troviamo del larice siberiano. Infine a proteggere il tutto un parapetto costruito in acciaio in effetto corten. Il tutto progettato e pensato per resistere agli agenti atmosferici che potrebbero usurarlo nel tempo.
Il Lago Trasimeno è praticamente uno dei cuori naturali della bella Umbria in quanto a natura. Un bacino d’acqua tettonico ed è il più esteso dell’Italia centrale. Sicuramente il quarto per estensione in tutta la penisola dopo il Lago di Como. Non è altrettanto profondo e pertanto lo si definisce un lago laminare.
La storia del suo nome affonda le radici in antiche leggende. Ad esempio si ritiene che Trasimeno fosse un principe annegato in seguito all’inganno della ninfa Agilla. Un’altra ipotesi invece vorrebbe che il nome fosse di origine latina da trans imenus, oltre il Menio, come il colle che si incontrava venendo da nord.
Secondo gli storici potrebbe tutto essere messo in discussione dal nome etrusco del lago, secondo una tabula del II a.C, che lo indica come Tarsminass. Quale che sia l’origine del nome, il Trasimeno è circondato da bellissimi borghi, perfetti da visitare in questo periodo. Come non citare Passignano sul Trasimeno, Castiglione sul Lago, Città della Pieve e la graziosa Panicale.