Nel cuore della Sardegna sorge un castello medievale le cui mura raccontano la triste storia di una nobile famiglia caduta in disgrazia.
La Sardegna è un’isola dalle mille possibilità. Meta turistica che, ogni anno, ospita migliaia di visitatori per le sue bellissime coste e il suo mare cristallino, ora è possibile aggiungere una tappa che racconta una storia antica.
Vicino a Siliqua, a una trentina di chilometri da Cagliari, si può visitare il Castello di Acquafredda, un edificio storico medievale tra i più belli e interessanti dell’isola. Risale al XIII secolo e fu edificato per volere dei Marchesi Massa.
Successivamente passò alla nobile famiglia di Ugolino della Gherardesca, ricordato anche nel XXIII canto dell’Inferno dantesco. Sorge sul colle di Acquafredda ed offre una vista unica sulla valle di Cixerri.
Nel 1993 ha ottenuto il riconoscimento come Monumento Naturale e denominato “Domo Andesitico di Acquafredda”. Visitare questo luogo storico permette di coniugare storia e natura. Il percorso per arrivare al castello si inoltra in una natura selvaggia e offre un panorama impagabile.
Il Castello dalla triste storia
Il sentiero da seguire è ben segnato e si arrampica per, circa, 2 chilometri e una durata di un’ora. Durante il cammino si possono fare delle pause per ammirare il panorama unico. E’ un percorso adatto a tutti sia che si sia esperti sia dei principianti.
Arrivando alla sommità della collina lo sguardo si allarga sulla valle sottostante fino a scorgere, nelle giornate limpide, la città di Cagliari. Lungo il cammino si possono incontrare i resti di un borgo medievale e la Torre Cisterna utilizzata, un tempo, per raccogliere l’acqua piovana.
Per raggiungere il luogo partendo da Cagliari, si deve percorrere la SS131 per una trentina di chilometri e, quindi, deviare, sulla SS293 fino ad arrivare a Siliqua. Si prosegue, poi, per altri 4 chilometri fino a raggiungere il colle su cui sorge il castello.
Oggi, ciò che resta dell’edificio storico sono solo parte delle mura esterne, ma raccontano una storia antica avvolta da una leggenda piuttosto macabra e legata alla presenza del Conte Ugolino. Fu soprannominato il “Conte maledetto” per la sua triste fine legata a quella della sua famiglia.
Una famosa leggenda
Dopo che cadde in disgrazia, venne imprigionato nella Torre dei Gualandi o “Torre della Fame”, a Pisa. Qui morì di inedia nel 1288 insieme ai figli ed ai nipoti. La leggenda narra che il Conte, disperato per la fame, si nutrì dei corpi dei figli.
Il fatto gli procurò un altro soprannome, il “conte cannibale”. Un episodio che viene ricordato anche nella Divina Commedia dantesca. Per chi volesse vivere questa avventura, il Castello può essere visitato tutti i giorni partendo dalle 9.30 del mattino fino alle 17.30 sia con una guida che in autonomia.