Dalla Nasa una notizia incredibile. Un nuovo pianeta trovato proprio vicino a noi. Pare sia anche abitabile. Scopriamo qualcosa in più.
Della sua esistenza in realtà gli scienziati erano già al corrente da diverso tempo. Dopo alcuni anni di osservazioni però sono riusciti a scoprirne qualcosa in più. Mettendo un nuovo tassello rispetto alle conoscenze che abbiamo dell’universo e di quanto ci sia ancora di inesplorato. E chissà che a breve non si riesca a rispondere all’annosa questione: siamo soli o ci sono altre forme di vita?
Si chiama K2-18 b e gli scienziati ci avevano svelato della sua esistenza già nel 2015. La Nasa ci racconta che si trova nella costellazione del Leone ed è vicino a noi. Oddio, vicino è un parolone, perché dista pur sempre 111 anni luce.
Una distanza però irrisoria rispetto ad altri pianeti di cui siamo a conoscenza. Sin dalla sua scoperta K2-18b, nome forse meno affasciante di altri già noti, ha attirato si da subito l’attenzione degli astronomi di tutto il mondo.
Che infatti hanno passato gli ultimi anni ad osservarlo con il telescopio spaziale. Non uno qualsiasi, ma quello progettato da James Webb. Ad oggi sono state fatte osservazioni importanti, e molto interessanti per gli scienziati, che ormai da anni si arrovellano alla ricerca di un pianeta che sia il più possibile simile al nostro. Ansia di trovare un Pianeta B? O di scoprire se per caso esistano altre forme di vita intelligenti come noi?
Un tema che affascina moltissimo da sempre anche noi comuni cittadini. E diciamo che K2-18b potrebbe fare al caso nostro.
Secondo gli esperti dunque qui si troverebbe acqua liquida, il che lo rende potenzialmente abitabile. Viene definito hycean planet, un termine che indica tutti quei corpi celesti che potrebbero avere sia idrogeno che oceano. Una particolare categoria di pianeti definita così dagli studiosi dell’Università di Cambridge nel 2021.
In precedenza pare che su questo pianeta era stata osservata presenza di vapore acqueo nell’atmosfera. Secondo le ultime ipotesi si potrebbe facilmente rintracciare anche metano, anidride carbonica e metano. Componenti ci dicono, che fanno pensare che da qualche parte questo corpo celeste nasconda proprio un oceano.
La notizia più interessante però è anche un’altra: Sempre con questo telescopio ultramoderno, gli astronomi potrebbero aver individuato anche dimetilsolfuro. Magari così non vi dirà nulla, ma si tratta di un componente che almeno per quel che riguarda la Terra, viene prodotto solo negli ambienti marini, dove si trova il fitoplancton. Tutti indizi dunque che ci manderebbero in una unica direzione: un pianeta abitabile e forse già ricco di vita?
Ne sapremo di più nei prossimi mesi.
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