Il 1° aprile è stato inaugurato il Museo del Fumetto di Milano: Wow, questo il nome del museo, si trova in viale Campania 12, in un vecchio stabilimento della Motta, e l’ingresso sarà gratuito per tutto il mese di aprile.
Se ne parlava ormai da un paio di anni, ma finalmente il sogno è diventato realtà: Milano, infatti, possiede ora il suo spazio completamente dedicato alla nona arte, come qualcuno chiama il mondo dei comics.
E non sono pochi a considerare Milano la capitale italiana del fumetto, visto che qui sono passati autori come Guido Crepax, Walter Molino, Sergio Toppi e Paolo Piffarerio. Ma soprattutto perché qui sono nate case editrici come la mitica Bonelli (Dylan Dog, Tex Willer e Nathan Never non vi dicono niente?), la Astorina mamma di Diabolik o la filiale italiana della Disney con Topolino. Per non parlare del Corriere dei Piccoli, la prima rivista settimanale di fumetti pubblicata in Italia.
La gestione del museo è affidata alla Fondazione Franco Fossati, già organizzatrice di eventi del settore come Cartoomics (annuale salone dei cartoons), che può contare su un archivio di circa 500.000 pezzi tra fumetti e manga di tutto il mondo.
Al pianterreno c’è un’esposizione permanente, che si dipana tra i meandri della storia del fumetto. Il primo piano, invece, ospiterà una serie di esposizioni temporanee, tra cui una mostra dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia raccontata attraverso i fumetti. Altri appuntamenti saranno poi dedicati all’avventuroso mondo di Salgari, a Dylan Dog per festeggiare degnamente il suo 25° anniversario e, per il 2012, al mito della fine del mondo raccontato a fumetti.
Non ci è dato sapere perché il museo sia stato chiamato Wow, che a qualcuno sicuramente ricorderà il videogioco fantasy World of Warcraft. Si può ipotizzare un riferimento all’esclamazione “Wow!”, che è un’espressione molto usata nei fumetti ed esprime un misto di stupore e ammirazione. Ma personalmente mi piace pensare che stia per “World of wonders”, un paese delle meraviglie di carrolliana memoria dove tutti possono tornare bambini.
Orari
L’ingresso è consentito fino a 30 minuti prima della chiusura.
A febbraio gli appassionati d’arte hanno fatto la fila per entrare gratis nel Museo del Novecento, che ora invece costa 5 euro. Faranno lo stesso ad aprile anche per il neonato Wow? Non lo sappiamo, ma c’è da dire che il 2011 a Milano è iniziato nel migliore dei modi, almeno per quanto riguarda l’arte.
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