“Via del Campo c’è una graziosa…”, inizia così la canzone di De Andrè. Nella stessa strada, al numero 29 rosso, da ora non ci sono solo puttane e illusi, ma anche un museo dedicato a Faber e a tutta la scena musicale genovese, da Luigi Tenco a Ivano Fossati.
Il museo si trova nel centro storico, non lonatno dall’Acquario di Genova, occupa gli spazi del mitico negozio di Gianni Tassio, che dopo la sua morte rischiava di chiudere per sempre. Ma alla fine è stato acquistato dal Comune e trasformato nella casa dei cantautori genovesi da una cordata di privati, che l’ha preso in gestione.
La maggior parte degli oggetti esposti vengono proprio dalla collezione privata di Gianni Tassio, che ha dedicato tutta la vita alla musica d’autore e che qui ha visto nascere la scuola genovese. E i cimeli sono talmente tanti che le esposizioni cambieranno periodicamente, proprio come in un vero museo.
In via del Campo passava a comprare le chitarre Gino Paoli, erano di casa Luigi Tenco e Umberto Bindi, Paolo Villaggio e Fabrizio De Andrè scrissero insieme Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Potiers, solo per fare alcuni esempi.
Al centro del museo c’è la celebre Esteve ’97, la chitarra di Faber comprata da un gruppo di appassionati a un’asta in favore di Emergency. Alle pareti invece è possibile ammirare vecchi vinili di De André e di altri cantautori genovesi: Gino Paoli, Ivano Fossati, Umberto Bindi, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, New Trolls e Baccini.
Ovviamente abbondano libri, spartiti, canzonieri, cd, dvd e gli immancabili oggetti di merchandising: t-shirt, tazze, spille, portachiavi, ecc. E proprio il caso di dire “ghe semmu”, che in genovese vuol dire “ci siamo”!
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