Uno dei complessi più importanti al mondo è quello dei Musei Vaticani. Ecco 5 cose che dovreste sapere, scopriamole insieme.
Sono una delle attrazioni più visitate quando si arriva nella nostra capitale. Un complesso tra i più famosi al mondo, che custodisce opere di importanza mondiale. Visitarli richiede diverse ore e riempie gli occhi di bellezza. Un vero pellegrinaggio nel mondo dell’arte proveniente da tutto il pianeta.
Di antichissima fondazione, risalente al XVI secolo, I Musei Vaticani sono un complesso appunto di più musei a Roma, o per essere più precisi nella Città del Vaticano. Celebri in tutto il mondo, per l’incredibile raccolta di arte che custodiscono, furono costruiti per volontà di Papa Giulio II. Al suo interno opere grandiose che portano la firma tra gli altri di Michelangelo e Raffaello.
Con la loro fama e soprattutto grazie alla loro collezione, attirano circa sei milioni e mezzo di visitatori in media ogni anno. Al loro interno annoverano diversi complessi iniziando dalla Pinacoteca Vaticana, dalla Collezione d’arte religiosa e moderna, e dal Museo Pio Clementino.
E ancora dal Museo missionario etnologico, fondato da Pio XI, dal Museo gregoriano egizio e quello etrusco e dal Museo Pio Cristiano e Gregoriano Profano. Non è tutto, perché gli appartengono anche il Museo Chiaramonti, quello filatelico e numismatico e quello della biblioteca Apostolica Vaticana.
Tra le opere più celebri che si possono ammirare al suo interno oltre la leggendaria Cappella Sistina, certamente La scuola di Atene, la Deposizione di Caravaggio, solo per citarne alcune, insieme a capolavori di artisti del calibro di Matisse, Dalì, Canova.
Quando si parla di questi Musei non bisogna mai credere di saperne tutto. Ad esempio, potremmo snocciolare almeno cinque curiosità su questo complesso. Vi siete mai chiesti chi apre ogni giorno i Musei? L’incarico è affidato al Calvigero, il signor Gianni Crea. Ben 23 anni di servizio per quest’uomo che ogni giorno ritira le chiavi presso la Gendarmeria, percorre 5 chilometri fino ad aprire il primo settore. Non un lavoro semplice, perché parliamo di circa 2700 chiavi, alcune di queste custodite in un bunker apposito. Come quello che apre la Cappella Sistina.
A proposito di Cappella Sistina, una curiosità che la riguarda è quello dell’immagine del tocco tra Dio e Adamo nell’opera della Creazione di Adamo. Pare infatti che quando Michelangelo ebbe terminato l’opera, una crepa provocò un distacco della vernice e dunque una parte delle dita di Adamo. Fu Domenico Carnevali a riparare il danno.
Infine sapevate che nel percorrere la celebre galleria delle mappe è come se si percorresse l’Italia intera? Un percorso di 120 metri e 40 mappe, con tutte le regioni e principali città affrescate. Alcune sono riprodotte capovolte, sapete perché? Perché moltissimi anni fa, nel 1500 precisamente, non era abitudine raffigurare il nord nella parte più alta.
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