Musei in sciopero in Italia venerdì 12 novembre: viaggiatori fate attenzione, se avete in programma un weekend culturale da passare nei moltissimi musei italiani, sappiate che potreste incontrare qualche difficoltà. Nel Bel Paese, che racchiude in sè un patrimonio artistico, storico e archeologico che tutto il mondo invidia, il settore della cultura ha deciso di incrociare le braccia per protestare contro i provvedimenti previsti dalla manovra finanziaria del governo.
Siamo abituati da anni a fare i conti con gli scioperi dei mezzi pubblici: aerei, treni e trasporto locale ogni tanto mettono in crisi le migliaia di pendolari, soprattutto nelle grandi città, astenendosi dal servizio per l’intera giornata o solo in alcune fasce orarie.
Quest’anno dovremo fare i conti anche con un altro tipo di sciopero, che forse avrà un impatto meno forte su chi si sposta per viaggi di lavoro o piacere, ma che sicuramente inciderà sui programmi di tutti coloro che hanno una vacanza in programma.
L’Italia è un Paese così ricco di musei famosi nel mondo che non basta un giorno intero per elencarli tutti: ogni anno sono migliaia i turisti stranieri che, arrivati nella capitale, si mettono in coda pazienti per entrare nei Musei Vaticani a Roma. Senza dimenticare il primato del Museo Egizio di Torino, secondo solo a quello del Cairo per l’importanza e la vastità delle sue collezioni, che attirano studiosi da ogni angolo del globo per venire a studiare i reperti custoditi nelle teche torinesi. Non è da meno la celebre Galleria degli Uffizi a Firenze, che custodisce capolavori pittorici e scultorei immortalati su tutti i libri di educazione artistica, storia, epica e letteratura italiana.
Il 12 novembre non saranno solo i musei a chiudere i battenti: allo sciopero, infatti, aderiscono anche biblioteche, siti archeologici e luoghi di spettacolo. Non tutte le istituzioni che protestano hanno deciso per la chiusura: in alcuni casi, infatti, è stato deciso per una mobilitazione silenziosa che prevede l’ingresso gratuito ai visitatori. Lo sciopero, che sarà a livello nazionale, ha un proprio slogan: ‘Porte chiuse, luci accese sulla cultura‘, presentato all’Auditorium di Roma da Federcultura e Anci, l’associazione nazionale comuni italiani, con il sostegno del Fai.
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