Sarà un indice che ci aiuterà a capire quali giornate sono a rischio per la nostra salute.
Giuliacci lo aveva predetto e di fatto il gran caldo africano sta arrivando come l’”oracolo del meteo” aveva pronosticato. Da giugno arriva il caldo su tutta la penisola, restituendo dopo settimane di instabilità metereologica tanto sole e temperature stabili ma anche, purtroppo, disagio fisico a un livello tale da dover indire uno “stress index”. Ma cos’è e a cosa serve?
Cos’è lo Stress Index e a cosa servirà da quest’estate?
Dopo che l’anticiclone africano Scipione ha fatto capolino sulla penisola e sul Mediterraneo, dalla prima settimana di giugno assisteremo a un cambio repentino delle temperature, con picchi di calore che sicuramente dovranno mettere sulle avvisaglie anziani e soggetti fragili.
Non solo per le grandi masse d’aria che dal deserto del Sahara si spingeranno fino a noi, ma anche per le giornate soleggiate, con valori termici che arriveranno fino alle medie di riferimento di +8/10°C entro il fine settimana. Visti i fastidi che il gran caldo ci poterà, tra afa, umidità e temperature con oscillazioni tra i 37-38°C, potremmo parlare dall’estate 2024 di un vero e proprio “Stress index” per indicare il grado di stress provocato dalle ondate di calore.
Quali saranno le zone più colpite dal caldo?
Ci aspetta quindi un periodo di caldo asfissiante soprattutto al Centro-Sud e sulle due Isole Maggiori. Lo Stress Index, come riporta Meteo.it, si occupa di effettuare una stima sugli effetti che elevate temperature e umidità hanno sul corpo umano, decretando il livello ci cautela ed estrema cautela in determinati periodi di tempo.
Per esempio, per le giornate da sabato 8 giugno a lunedì 10 giugno, in aree come Campania, Puglia e Pianura Padana si registrerà con lo Stress Index la condizione di “estrema cautela”. Ne consegue che quando lo Stress Index suggerirà delle aree rosse o a rischio, è meglio premunirsi per tempo. I rischi di un caldo torrido possono infatti comportare disagi come nausea, vomito, bruciature e arrossamenti e ancora, mancanza di fiato, crampi e debolezza muscolare, fino a svenimenti e perdita di conoscenza.