Marte, l’ultima scoperta accende la speranza degli studiosi

Gli scienziati, analizzando i resoconti della sonda spaziale Curiosity, hanno evidenziato la presenza di un gas vitale.

Marte
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Vivere su Marte, come per decenni ha ipotizzato la fantascienza. Una fantasia che però potrebbe essere svelata. A dirlo è la Nasa, National Aeronautics and Space Administration, incaricata di sondare lo spazio alla ricerca di nuove forme di vita e anche di luoghi ideali in cui possa sopravvivere il genere umano.

La Nasa dal 2012 sta portando avanti una missione sul pianeta rosso, tramite il rover Curiosity e sembra che, per ben sei volte, sia stato identificato un gas che potrebbe finalmente confermare la presenza di vita aliena o meno.

Vita su Marte: rilevato un gas indice di forme di vita nell’aria

Per anni la Nasa ha ricevuto delle avvisaglie sulla presenza di metano nell’atmosfera, senza potersi spiegare da dove provenisse. La maggior parte delle volte quest’ipotesi è stata confutata, ma per la prima volta potrebbe davvero portare a esiti inaspettati. Fino a oggi infatti non era stato possibile comprendere la fonte da cui provenissero le particelle di metano, tanto da mettere in discussione anche l’efficacia della sonda europea Trace Gas Orbiter che aveva proprio tale compito.

La novità è che ora, grazie a uno studio degli scienziati della California Institute of Technology, si potrà risalire alla fonte da cui proviene il metano. Gli studiosi hanno infatti preso in considerazione velocità e direzione del vento nel momento e nelle fasi precedenti a quelle in cui è stato rilevato il metano. Grazie all’identificazione degli sbuffi di gas, hanno scoperto che il metano proverrebbe da un lungo preciso, non troppo distante dalla sonda Curiosity.

Perché il metano è così fondamentale?

Secondo altri esperti, come il genetista Cristopher Mason, in realtà però ci potrebbero essere state anche delle contaminazioni tra pianeti: le sonde, per quanto sterilizzate, potrebbero aver portato delle particelle di metano dalla Terra fino a Marte, falsificando i dati. Mason è incaricato di studiare infatti quali microbi potrebbero essere sopravvissuti a un viaggio del genere sfuggendo agli esami di controllo.

Rover Nasa Marte
Rover della Nasa impegnato dal 2012 su Marte-viaggi.nanopress.it

 

La cosa eccezionale è che se davvero le particelle di metano fossero invece state prodotte sul pianeta rosso, questo dato indicherebbe davvero la presenza di forme di vita su Marte: il metano sulla Terra è prodotto soprattutto dall’attività di organismi viventi, e se così fosse anche per questo pianeta, avremmo la prova dell’esistenza di vita extraterreste.

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