Il Lago di Como ospita molti borghi bellissimi e conosciuti, Mandello è un paese poco noto, ma assolutamente da non perdere.
Nelle zone del Lago di Como, in Lombardia, ci sono posti molto conosciuti dai turisti come ad esempio Laglio o Cernobbio, mentre altri lo sono molto meno. Tra questi ultimi c’è Mandello del Lario.
Un paese situato sulla sponda ad est, ed in piccola parte ad ovest, del ramo lecchese del lago di Como. Il primo spettacolo da ammirare, che riguarda tutto il bacino, è la natura, con i suoi boschi ricchi di vegetazione, che lo circondano.
A questa si aggiungono poi i centri abitati arroccati sulle magnifiche sponde. Mandello è una vera perla, nonostante le piccole dimensioni e la poca fama. Il borgo nasconde molte bellezze.
Prima di tutto da qui si gode di una delle più belle viste sul lago, uno scorcio da cartolina. Entrando poi nel borgo non si rimarrà di certo delusi ammirando la Torre del Barbarossa.
Si tratta di un’antica struttura risalente al medioevo il cui ingresso, tra l’altro, è gratuito. Proseguendo si possono percorrere le viuzze che ospitano negozietti del centro storico per arrivare al Museo di Moto Guzzi.
La storica azienda che ha dato il nome a queste motociclette conosciute in tutto il mondo, ha la sua sede proprio in questo paese. L’esposizione ripercorre le tappe storiche di produzione sin dagli esordi.
Inoltre, mostra l’impatto sociale che la fabbrica ha avuto sul territorio nel corso del Novecento. Tra gli edifici storici di culto c’è la Chiesa di San Giorgio. E’ di piccole dimensioni e si trova sul sentiero che porta a Abbadia Lariana.
Anche da qui la posizione permette di godere di uno splendido panorama. Il Santuario della Beata Vergine del Fiume è tra gli edifici di culto più belli che si trovano nella provincia di Lecco.
E’ decorata infatti con raffinate finiture barocche. Infine c’è la Chiesa di San Lorenzo che si trova proprio accanto all’imbarcadero. Anche questa struttura è molto bella e facilmente raggiungibile per le gite in barca.
La storia del paese è molto antica. Secondo alcuni archeologi risale ai celti, verso la fine del VII secolo a.C. Durante l’impero romano invece la zona era un Pagus abitato dalle tribù della cosiddetta gens Oufentinae.
Le prime prove scritte classificavano Mandello come corte regia, durante l’epoca dei Longobardi. Nel 603, Papa Gregorio I la cedette al conte di Angera. La teoria più convalidata sul toponimo di Mandello pare essere quella che risale al 1961.
Il nome deriva dal latino Amandus o dal corrispettivo femminile Amanda. A riprova di questo c’è una stele funeraria in marmo in cui compare l’iscrizione con il nome Amandus.
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