Ecco la sensazionale scoperta a Pompei, una stanza blu rivela nuovi segreti riguardo alla società romana.
Il parco archeologico di Pompei svela continuamente tesori nascosti, sorprendendo sempre di più archeologi e appassionati.
L’ultima scoperta riguarda una stanza decorata con un raro colore blu. Questa scoperta sottolinea l’importanza di questo colore all’interno della società romana ed offre uno sguardo affascinante sulla vita e le pratiche artistiche di quell’epoca.
Durante uno scavo nel sito archeologico di Pompei, preservato dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., alcuni ricercatori hanno scoperto una stanza colma di opere d’arte caratteristiche.
Le pareti di questa stanza sono adornate con delle figure femminili e sono colorate di un raro blu, riservato ad occasioni e luoghi di un enorme importanza decorativa.
Infatti il blu all’epoca rappresentava un colore pregiato ed utilizzato soltanto per circostanze speciali. Il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, ha espresso tutto il suo entusiasmo ed ha dichiarato:
“Pompei è davvero uno scrigno che non smette mai di sorprenderci e di suscitare stupore perché, ogni volta che scaviamo, troviamo qualcosa di bello e di significativo.”
Sensazionale scoperta a Pompei, la stanza blu
Questa stanza si trova nella Regio IX del centro di Pompei e misura circa 8 m² ed è soprannominata, grazie alla sua probabile funzione di luogo per oggetti sacri, Sacrarium.
Le pareti di questa stanza sono decorate con immagini delle quattro stagioni (Horae) e con allegorie della pastorizia e dell’agricoltura raffigurate tramite il pedum e l’aratro, un corto bastone utilizzato da cacciatori e pastori.
Oltre alla sua straordinaria pittura murale, gli archeologi sono riusciti a trovare all’interno della stanza svegliate anfore, lampade ad olio, brocche di bronzo e gusci di ostriche che solitamente venivano macinati per essere aggiunti all’intonaco e alla malta dei pittori.
Tali ritrovamenti offrono dettagli unici riguardo le pratiche quotidiane e le tecniche artistiche utilizzate dagli antichi romani.
Questa stanza si trova fra le strutture di un quartiere secondario all’interno di una grande domus, che ha restituito anche un quartiere termale oltre ad un grande salone nero adornato da affreschi, ancora in corso di scavo.
Durante gli ultimi mesi Pompei è stata protagonista di tante altre scoperte, fra cui anche quella di una sala per banchetti, anche essa con affreschi ispirati alla guerra di Troia e schizzi di bambini che raffigurano scene di cacciatori impegnati in battaglie con animali e gladiatori, trovati proprio sulle pareti di un retrobottega.