Stavano facendo un’immersione quando si sono visti avvicinare uno squalo. L’epilogo non è stato, però, quello solito, nel quale i subacquei vedono il predatore e scappano terrorizzati… tutt’altro ai due è stato ‘chiesto’ di aiutare quell’esemplare.
I due uomini stavano facendo una passeggiata sui fondali dell’Oceano Pacifico in Australia quando, all’improvviso, sono stati avvicinanti dall’esemplare che è apparso subito essere in serie difficoltà. In breve, vuoi la conoscenza di quelle acque, vuoi la padronanza anche delle specie che lo abitano, i due uomini hanno capito di trovarsi di fronte a un particolare tipo di squalo: un Port Jackson, tipico della zona.
Due subacquei si sono trovati di fronte uno squalo che sembrava in cerca di aiuto
Una specie migratrice che si trova nell’Oceano Pacifico e in quello Indiano e ha tratti somatici particolari: una testa grossa con spigoli prominenti sulla fronte e segni di colore marrone scuro a forma di briglie sul corpo. Un esemplare innocuo, visto che mai si sono registrati attacchi all’uomo da parte di questa specie. Anzi, in questo caso, sembra abbia avvicinato i due uomini perché qualcosa non andava.
In breve i due uomini hanno capito quale fosse il problema dell’animale
I due subacquei hanno cercato di capire cosa avesse e come mai si avvicinasse a loro con insistenza, quasi fosse in cerca di aiuto. In breve è stato chiaro che lo squalo aveva in bocca un grosso amo e l’esca artificiale incastrati che gli penzolavano dal labbro.
L’intervento dei sub per aiutare lo squalo
Una volta capito il problema, uno dei due sub ha impugnato il coltello da pesca ed è riuscito in breve a tagliare l’esca, seppure non per i due uomini non è stato possibile fare alcunché per liberarlo dall’amo che aveva conficcato. Nonostante il dispiacere per non essere riusciti a rimuovere anche l’amo i due subacquei sono convinti che averlo liberato dall’esca sia stato sufficiente a salvargli la vita, perché l’amo dovrebbe dissolversi da solo senza provocargli danni.
I due sub sono riusciti a salvare la vita dello squalo
Nonostante gli squali siano tra gli animali più temuti soprattutto in acqua, in questo caso non solo non si trattava di un predatore, ma addirittura era un esemplare che sembrava quasi essersi rivolto agli esseri umani che ha trovato sul suo tragitto per chiedere loro aiuto. Un aiuto che ha prontamente trovato, visto che i due sub, non solo non si sono spaventati, per quanto non hanno esitato a liberarlo dal corpo estraneo a causa del quale rischiava la morte.