Uno dei pesci più pericolosi al mondo, e pensate che lo hanno scambiato per una roccia. Vediamo di che si tratta.
Una specie cui prestare particolare attenzione soprattutto in questo periodo di vacanza. Molti lo confondono con una roccia e invece dietro questo aspetto che può confondere si nasconde una delle specie più pericolose che esistano. Lo conoscete? Oggi scopriamo qualcosa in più di questo particolarissimo pesce.
Uno dei pesci più pericolosi al mondo, molto lo scambiano per una roccia
Possibile scambiare un animale per un sasso? A quanto pare sì, ed è l’equivoco più frequente in cui si incorre quando si parla di questa specie. Che però incredibilmente è anche uno dei pesci più pericolosi al mondo.
Si chiama se non lo sapete, Synanceia verrucosa. Forse ne avrete sentito parlare anche come Stonefish, nome che gli viene dato anche per il suo particolare aspetto che può generare confusione in chiunque lo osservi.
Il Pesce pietra, è un pesce d’acqua salata che fa parte della famiglia delle Synanceiidae. Proprio la sua estetica lo rende pericoloso perché non riconoscibile nell’immediato. Se dovessimo descriverlo in breve diremmo che il suo corpo è tendenzialmente tozzo, ma bocca e testa tendono ad essere davvero molto grande.
Le sue pinne sono spesse con altrettanti raggi di medesima grandezza e tendono ad assere grandi ed arrotondate. Diciamo che in generale il suo corpo è ricoperto di escrescenze callose simile a dei bozzi, e sono di norma di un colore che va dal rosso rosa al rosso scuro, passando per sfumature bluastre.
Presenta inoltre anche degli aculei che possono arrivare anche fino a 12/14 ed è qui che viene contenuto il terribile veleno. Dove possiamo trovarlo? Lo Stonefish è un pesce tropicale a tutti gli effetti.
Più facile rintracciarlo nelle zone con fondali poco profondi, ed è più diffuso nell’oceano Indo Pacifico e nel Mar Rosso. La sua alimentazione è composta principalmente di piccoli pesci e di invertebrati. Ogni esemplare può arrivare a misurare circa 30 centimetri di lunghezza.
La pericolosità del Pesce Pietra
Come può dunque essere tanto pericoloso? Innanzitutto questo esemplare è dotato di grande capacità di mimetizzazione, che lo rende dunque un animale incredibilmente letale. Chi vi si avvicina infatti rischia di non poter più scappare se non quando è ormai troppo tardi.
Reagisce anche per difesa se si sente minacciato e lo fa tramite questi aculei ricchi di veleno. Come agisce? La sostanza che diffonde tramite puntura è una potentissima cardiotossina, di capacità di intossicazione veloce ed elevata. Compaiono immediatamente dolore fortissimo e tachicardia, seguiti da gonfiore. Naturalmente se non si interviene tempestivamente, si può incorrere in paralisi e successivamente anche morte.
Incredibile se si pensa che quando parliamo di specie marine, si tende ad avere timore di esemplari più grandi e aggressivi, che però a quanto pare non hanno davvero nulla da “invidiare” a questo piccolo pesce mimetico.
Se questo vi sta terrorizzando, sappiate che ci sono piccole accortezze che potete adottare prima di immergervi in queste acque tropicali e non rinunciare a delle meritate vacanze. Gli esperti consigliano di munirvi dei mitici “ragnetti”. Si tratta di calzature in gomma adatte per camminare nei fondali particolarmente acuminati o sugli scogli. Il loro tessuto rigido dovrebbe proteggere senza problema dagli aculei.
Se si è cosi sfortunati da venire punti, bene sapere che la cardiotossina che il pesce inietta è termolabile. Significa che se si immerge la zona della puntura in acqua molto calda, si riesce a rallentare il suo effetto e la propagazione al resto del corpo. Quel tanto che basta per attendere i soccorsi o recarsi in pronto soccorso.
Naturalmente un antidoto esiste e deve essere somministrato il prima possibile.
