La tenacia di un gruppo di studiosi premiata dopo anni di ricerche. Nell’ambito di alcuni scavi è emerso un importante tesoro di epoca romana, lo cercavano da 400 anni. Ve lo raccontiamo oggi.
Sempre più soddisfazione in questi mesi per il campo dell’archeologia proviene da quelli noti in gergo come scavi preventivi. Si tratta in parole povere di operazioni di rilievo effettuate prima di alcuna lavorazioni, spesso nuove costruzioni, creazioni di infrastrutture, in zone ritenute di possibile interesse archeologico. La scoperta di oggi è avvenuta proprio in questa maniera e ora dove doveva sorgere una villa, viene fuori un tesoro inestimabile.
Lo cercavano da 400 anni, il tesoro di epoca romana
Ci troviamo in Francia in una zona a metà tra Lot e Garonna nota come Villeneuve sur Lot. Forse non vi dirà granché, ma la sua storia si intreccia con la nostra in quanto è qui che si insediarono i romani creando il luogo noto come Excisum.
E di ritrovamenti di epoca romana parliamo oggi. Nella zona chiamata Eysses, durante questa sessione di scavi preventivi gli archeologi hanno rinvenuto un accampamento romano, immediatamente datato attorno al I secolo a.C.
Lo scavo ha immediatamente centrato il cuore del campo, una struttura in pietra molto estesa, basti pensare che l’esplorazione si è diffusa per circa 4500 metri quadri. Una scoperta sensazionale che negli anni diversi studiosi hanno inseguito.
L’accampamento romano di Eysses, un ritrovamento incredibile
Potremmo quasi dire si tratti di una scoperta arrivata in un momento in cui forse si erano perse le speranze di rintracciarla e per questo veramente incredibile. A parlare di un presunto campo in questa zona sono fonti arrivate a noi dal XVII e XVIII, il ritrovamento di alcune stele funerarie e in una zona vicina anche di alcuni resti scoperti sempre nell’ambito di scavi preventivi.
Fino ad oggi però non era stato possibile indicare con precisione questo luogo.
Dalle prime ricostruzioni questo accampamento risulta estendersi lungo una strada. L’equipe è stata in grado di identificare anche degli ambienti ben definiti, praticamente delle stanze di uguali dimensioni, nelle quali si presume alloggiassero i soldati. E ancora anche grondaie e dei pozzi per il raccoglimento dell’acqua.
Uno scavo ricchissimo se pensiamo che sono emersi anche reperti come monete, mobili, pezzi di ceramiche, cucchiai, piastre per il focolare. Il team riferisce anche di attrezzature utili per la produzione e riparazioni di armi.
Da una prima ricostruzione si presume che l’insediamento dell’accampamento sia avvenuta in due fasi. La prima vide l’impiego di pali di legno e solo successivamente vennero poste le basi fatte in ciottoli e mattoni. Praticamente il sito di Eysses potrebbe addirittura essere il primo esempio di costruzione romana militare in pietra sul suolo francese.
Lo cercavano da 400 anni, nel campo militare anche Pegaso
Insomma possiamo definire questo come un ricco bottino. Secondo quanto dichiarato dal team “Eveha, Études et valorisations archéologiques” responsabile delle ricerche, la zona è così vasta da richiedere attente operazioni. Gli scavi potrebbero terminare ad aprile 2023 per poi procedere all’analisi di tutti i reperti ritrovati.
Tra i manufatti in particolare ne emerge uno molto interessante, una bellissima gemma recante la figura intagliata di un cavallo alato. Non un cavallo qualsiasi, ma Pegaso.
Figura mitologica di origine greca, Pegaso era un cavallo nato dal terreno bagnato dal sangue di Medusa una volta che Perseo riuscì a tagliarle la testa o addirittura uscito dal collo mozzato della terrificante creatura.
Spesso associato al mito di Bellerofonte, l’eroe che riuscì ad addomesticarlo, fu poi ripreso dai Romani come emblema di diverse legioni romane, soprattutto la Legio II Augusta e la Legio II Adiutrix. La gemma ritrovata aveva presumibilmente la funzione di portare buon auspicio in battaglia.