Un ritrovamento sorprendente vicinissimo alla Via Lattea, scopriamo insieme di che si tratta e quando è avvenuto.
Una incredibile scoperta che potrebbe aiutare gli scienziati ad individuare qualcosa in più del vastissimo universo. Numerosi passi avanti sono stati fatti in questi anni al riguardo, eppure gli scienziati non hanno dubbi. C’è ancora moltissimo da scoprire. Proprio per questo motivo la novità di queste settimane rappresenta un grande passo avanti per l’umanità intera. Vediamo di che si tratta.
Una scoperta vicino alla Via Lattea
A dare l’annuncio gli esperti dell’Università delle Hawaii. Pare infatti che questa incredibile novità provenga dalle vicinanze della Via Lattea. Di che si tratta? Una grande ed immensa bolla che si trova ad 820 milioni di anni luce dalla Terra è stata individuata da poco.
Ne parla direttamente uno degli autori della scoperta, l’astronomo Brent Tully, che ritiene possa trattarsi di un residuo fossile della nascita dell’universo. Tully, un grande esperto dell’Uh Institute for Astronomy racconta che insieme al team di ricerca ha potuto individuare la bolla all’interno di una rete di galassie. Gli scienziati hanno già provveduto a darle un nome. Si chiama riprendendo un antico termine hawaiano Ho’oleilana.
Una scoperta ancora più sorprendente perché gli scienziati rivelano che è avvenuta in maniera inaspettata. Non stavano cercando nulla di simile. Ne parlano come qualcosa di enorme che si estende fino ai bordi del settore del cielo che in quel momento stavano analizzando.
Gli scienziati stanno ora costruendo una mappatura precisa di Hoʻoleilana in ben tre dimensioni, per meglio comprenderne il contenuto ed anche il suo collegamento con l’ambiente circostante. Per il team si tratta di un processo di studio davvero straordinario. Pare infatti che questa bolla abbia una stuttura a conchiglia e costituita di elementi già identificati in passato.
L’individuazione di Hoʻoleilana
A rendere la scoperta ancor più speciale, il fatto che il team di ricerca sia lo stesso ad aver individuato nel 2014 il celebre superammasso di Laniākea. E pensate che questa struttura rispetto a questa di recente individuazione, è molto più piccola, nonostante abbia un diametro di 500 milioni di anni luce.
A quanto pare, approfondendo la storia di Ho’oleiana, i ricercatori hanno scoperto che forse era già stata individuata nel 2016, leggendo alcuni documenti di ricerca. L’individuazione attuale è avvenuta grazie al catalogo Cosmicflows-4. In questo modo i ricercatori hanno osservato un qualcosa che definiscono un guscio sferico di galassie. Successivamente ne hanno identificato il centro.
A quanto pare Hoʻoleilana al suo interno custodisce diverse strutture giù note agli astronomi. Un esempio? La Grande Muraglia di Harvard/Smithsonian o l’ammasso di Ercole e la Grande Muraglia di Sloan. E ancora anche il Supercluster Boötes, che si trova esattamente al suo centro.