Per il secondo anno consecutivo torna a Milano Led, il Festival Internazionale della Luce. Dal 4 dicembre 2010 al 10 gennaio 2011, Milano sarà invasa da circa 60 installazioni e opere luminose, come già succede in molte città europee: Lione, Francoforte, Londra, Parigi e Berlino. Per non dimenticare l’italiana Torino con le sue Luci d’Artista, un evento che ormai si svolge da diversi anni ed è diventato un appuntamento fisso del Natale.
La II edizione del Festival Internazionale della Luce di Milano promette non solo di accendere la città, ma anche di riscaldare i cuori dei milanesi e dei turisti. Numerosi artisti decoreranno con 60 opere, realizzate con più di 600mila led, le vie e le piazze del capoluogo meneghino, dal Duomo ai Navigli, dalla Stazione Centrale alla Triennale, fino a Brera e a Paolo Sarpi.
L’inizio di dicembre può essere un buon periodo per visitare Milano non solo per il Festival della Luce, ma anche per vedere la Fiera dell’Artigianato a Rho e gli Obei Obei al Castello Sforzesco.
Fino al 10 gennaio, sarà quindi possibile fare una passeggiata in un museo a cielo aperto, tutto completamente gratis. Il primo appuntamento da mettere in agenda è il 2 dicembre, quando in via della Spiga sarà accesa l’opera di Fabio Novembre, Ieri, oggi, domani: un omaggio al film di Vittorio De Sica con luci che sembrano panni stesi tra i balconi, come capita spesso a Napoli.
L’inaugurazione ufficiale, però, è il 4 dicembre in piazza Duomo, quando migliaia di led illumineranno le vetrate della cattedrale su progetto del duo Castagna&Ravelli. Sempre in piazza Duomo si potrà vedere la T_Energy, una torre di luce alta 22 metri ideata da Luca Trazzi: una sorta di anteprima della torre che diventerà il faro di Expo 2015 e che sarà installata nel 2012 per l’arrivo del Papa.
Tra le altre opere segnaliamo Le nuvole d’oro, sempre di Luca Trazzi, in via Dante; le ragnatele di fili e specchi di Un Mondo d’Amore di Carlotta De Bevilacqua in Triennale; le nuvole di Secondo Miracolo a Milano dell’artista Denis Santachiara in piazza San Babila; o Nomad Flower di Gilbert Moity, apparsi per la prima volta alla “Fête des lumieres” di Lione, in piazza Diaz.
Per chi vuole avere l’elenco completo di tutti i lavori presentati vi rimandiamo al sito ufficiale dell’evento, ma vi anticipiamo che ci si potrà imbattere in Butterfly, un’oasi di farfalle in via Paolo Sarpi realizzata da Chiara Lampugnani, o in Gocce di luce di Ginevra Formaglio, una cascata di luci in corso Como, o nel Giardino Immaginario che il duo Touitou-Francois ha piantato in piazza San Babila. Invece in corso Vittorio Emanuele, Dnarim di Karim Rashid sorprenderà per la sua spirale di luci e colori con i led che si accendono al passaggio di ogni visitatore.
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