Tra le montagne più belle della Patagonia spicca, per altezza e bellezza, il massiccio del Fitz Roy: mai sentito nominare? Non vi preoccupate, siete in buona compagnia.
Perchè quando si parla di Patagonia la reazione più frequente sono sguardi ammiccanti, frasi di giubilo, occhi estasiati: già, ma chi la conosce davvero? Pochi: chi ci è stato sicuramente, chi sta programmando di andarci, gli appassionati di montagna e trekking forse. Magari qualcuno vi parlerà di una delle sue attrazioni più note, il Ghiacciaio Perito Moreno, nel parco nazionale Los Glaciares.
Allora diamo uno sguardo più da vicino a questa zona e in particolare alle sue montagne, un territorio pazzesco, selvaggio, scenografico.
Se avete deciso di fare un viaggio in Patagonia, allora saprete che da vedere c’è molto e che si tratta di una destinazione prettamente naturalistica: includete nel vostro giro anche le grotte del Lago Cerrera, la cattedrale azzurra di questa regione per via dei riflessi azzurrati sulle pareti.
Le montagne della Patagonia sono una sfida per molti alpinisti e scalatori: alcune vette hanno pareti di granito verticali e il Fitz Roy è considerata una delle cime più difficili da raggiungere. Guardate come svetta tra le altre montagne:
Il nome di questo picco è legato a quello di un capitano di brigantino inglese, Beagle Rovert Fitzroy: venne dato alla montagna solo nel 1877, mentre fino a quel momento il nome dato alla vetta dalle popolazioni locali era Cerro Chalten, ovvero ‘montagna fumante’, per via delle nubi quasi perenni che ne circondano il culmine.
Se il picco del Fitz Roy è il più alto (tocca un’altezza di 3.375 metri d’altitudine), vicino ci sono altre cime sorelle di altezza inferiore: è il caso della vetta del Cerro Poincenot, dell’Aguja Rafael e Saint Exupery.
Il Cerro Fitz Roy si trova all’interno del parco nazionale Los Glaciares, nella provincia di Santa Cruz: il villaggio più vicino è quello di El Chaltén, vicino alla frontiera col Cile. Essendo alto più di 3000 metri, offre paesaggi di una bellezza incredibile, sembra quasi di toccare il cielo con un dito.
Questa montagna era considerata sacra dalle popolazioni autoctone che qui abitavano: per esempio, i Mapuche, che l’avevano appunto battezzata la montagna che fuma. Oggi la montagna mantiene la sua importanza presso gli abitanti del posto, tanto da comparire nella bandiera di Santa Cruz.
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