Smart working, una realtà sempre più diffusa. Ecco quali sono le destinazioni migliori per lavorare da remoto del 2023.
Dal periodo della pandemia, si è diffuso in maniera esponenziale lo smart working, cioè la possibilità di lavorare da remoto. Una realtà quindi che ad oggi è sempre più all’ordine del giorno, e che permetterebbe anche, quindi, la possibilità di partire lavorando.
Ma quali sono le destinazioni migliori per chi vuole lavorare da remoto spostandosi però in altri luoghi? A provare a fare chiarezza sull’argomento, la piattaforma di apprendimento digitale Preply, che dopo un attento studio è stata in grado di stilare una classifica delle migliori destinazioni per lo smart working.
La piattaforma di apprendimento digitale ha esaminato attraverso uno studio 74 città tra le più popolose, e le ha classificate poi sulla base del clima, della qualità della vita, dell’ambiente, dei costi e della sicurezza.
Tra le mete migliori, al primo posto di questa classifica troviamo Brisbane, in Australia. Questa città, capitale dello stato del Queensland e sulle sponde dell’omonimo fiume, è la terza città più popolosa di tutta l’Australia. Qui si vive all’aria aperta, con un’abbondanza di ristoranti all’aperto, ma anche parchi nazionali, isole vicino la costa da visitare e un’abbondanza di fauna selvatica.
A darle un ottimo punteggio come destinazione migliore per lavorare in smart working, il suo clima piacevole (22° in media), ma anche un ottimo sistema sanitario e costi contenuti rispetto ad altre città altrettanto popolate che la rendono davvero la meta ideale.
Al secondo posto della classifica invece, troviamo Lisbona, la bella capitale del Portogallo. Affacciata sull’Oceano Atlantico, questa città riesce ad ammaliare davvero tutti, con il suo fascino ma anche con la sua storia e cultura. Anche questa città si è aggiudicata dei voti alti in tutte le categorie, sopra la media rispetto ad altre città.
Al terzo posto invece, troviamo Nicosia, la capitale di Cipro, una città moderna, affascinante e vivace che può offrire vari divertimenti e che si aggiudica come le altre ottimi punteggi. Qui il clima è davvero favorevole (circa 283 giorni di sole all’anno) ma c’è anche un’ottima sicurezza e costi contenuti.
Il nostro Paese invece, alla luce di queste analisi, non è una meta adatta per chi vuole lavorare in smart working. Questo, in particolare a causa della scarsa qualità della vita, ma anche della difficoltà a spostarsi all’interno delle città, ma anche a una scarsa padronanza della lingua inglese e costi piuttosto alti paragonati ad altre città.
Durante la pandemia, lavorare in smart working è stato per molti un’esigenza, ma è indubbio che ci siano anche delle buone motivazioni per cui vale la pena di scegliere questa modalità di lavoro, quando possibile.
Ma perché scegliere di farlo lontano dalla propria casa? Anche qui, le motivazioni posso essere molteplici. Ad esempio, alcuni potrebbero scegliere di trasferirsi in altre città più adatte a questo tipo di lavoro e più tranquille. Altri invece, potrebbero trovare davvero esaltante l’idea di poter lavorare viaggiando, avendo così l’opportunità di girare il mondo senza dover aspettare le ferie.
Grazie a questa modalità di lavoro quindi , si può viaggiare e visitare destinazioni diverse mantenendo i propri orari di lavoro, ritagliandosi però dei momenti fuori dalle ore lavorative per visitare i luoghi scelti.
L'Italia è un autentico scrigno di tesori nascosti, e i suoi borghi sono tra le…
La sfida oggi non è solo chi costruisce l'auto più veloce o la più elegante,…
Ci sono strade che corriamo così spesso che quasi smettiamo di pensarci. Il rumore del…
Ci sono strade che portano segreti, percorsi che attraversano una città con una storia invisibile…
Benzina, il comunicato improvviso: addio per sempre. Automobilisti distrutti: ecco di cosa si tratta... È…
Immagina di essere al volante e di dover affrontare un imprevisto che potrebbe cambiare radicalmente…