Le isole Falkland si trovano nell’Atlantico del sud, luoghi unici che hanno alle spalle una storia travagliata lunga secoli.
L’arcipelago conteso da moltissimi anni è formato da due isole principali: East e West Falkland, e da altre 776 minori. Ci sono molte storie di conflitti che paiono iniziare durante la conquista europea dell’America.
Nei secoli XVI, XVII, e poi anche nel XIX, la Spagna, la Francia ed il Regno Unito perseguirono piani di colonizzazione su queste terre per lo sfruttamento delle risorse naturali. Ognuno con la propria pretesa di titoli di sovranità.
Ma a chi appartenessero davvero è un mistero. Non vi era alcuna prova, infatti, che determinasse quale esploratore fosse arrivato per primo. Gli inglesi sostengono il presunto approdo di John Davis nel 1592, che gli storici hanno smentito.
Infatti le isole erano riportate solo in molte mappe spagnole. Nel 1765 firmarono un accordo con la Francia che fondò Port Saint Louis sull’isola Soledad, lasciando le Malvine come possedimento spagnolo, che rimase fino al 1811.
Pesca e caccia
Con la guerra di indipendenza dalla corona spagnola, il Río de la Plata passò alla Repubblica Argentina che ereditò la sovranità sulle Malvine. Ne prese possesso, con un comando politico e militare, con sede a Port Saint Louis.
La gestione passò a Luis María Vernet, per applicare le leggi della repubblica sulla regolamentazione della caccia e pesca. Queste erano praticate illegalmente, nelle acque argentine, da imbarcazioni americane, inglesi e francesi.
Vernet si impegnò per far rispettare le disposizioni, imponendo tasse e multe. Gli Stati Uniti protestarono presso il governo argentino, disconoscendo gli accordi preesistenti per il controllo esclusivo spagnolo della pesca nell’Atlantico del sud.
Nel 1831 la corvetta di guerra Uss Lexington saccheggiò Puerto Soledad per i diritti commerciali nordamericani. Le autorità locali vennero attratte con un inganno e fatte prigioniere. Tale fatto provocò la rottura delle relazioni diplomatiche e la potenza britannica si riunì con gli americani.
Buenos Aires non volle rinunciare alle prerogative che riteneva gli spettassero sulle Malvine, così le autorità officiarono una cerimonia per riaffermare la sovranità argentina. Questo irritò il Regno Unito, che, con una fregata di guerra, prese possesso delle Malvine, in nome della corona.
I conflitti sono proseguiti anche con altre invasioni e guerre. L’Argentina, che aveva ereditato i tre Arcipelaghi dall’antica colonia spagnola, non ha mai smesso di protestare contro l’occupazione britannica.
Territorio supervisionato
Anche adesso ne rivendica il possesso in quanto li considera parte del proprio territorio. Nel 2013 con un referendum gli abitanti del posto aveva sostenuto, quasi con il 100% dei voti, la sovranità esistente in quel momento.
Le isole, dunque, fanno parte della Gran Bretagna e sono uno dei territori non autonomi supervisionati dal Comitato speciale di decolonizzazione delle Nazioni Unite.