Secondo la classifica di Legambiente ed Ambiente Italia alcune città del nord Italia sono più attente all’ambiente rispetto al sud.
Secondo quanto emerge dalla 30esima edizione di “Ecosistema Urbano”, a cura di Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e il Sole 24 ORE, su 105 Comuni capoluogo, sono alcune città del nord le più virtuose in Italia per le inizitive green.
Paradossalmente, le città del nord sono tra le più inquinate, non solo del nostro paese, ma di tutta l’Europa. Questo mostra quanto siano importanti le politiche delle città sull’ambiente e sull’urbanistica ecosostenibile che mirano a migliorare la vita dei cittadini.
Sembra che nel meridione i comuni non mettano in atto interventi sufficienti per ampliare le zone verdi, cosa che invece fanno al nord. Il nostro paese ha una varietà enorme di biodiversità ed il fattore ambiente e natura ne è una componente essenziale.
Ai primi posti, secondo l’indagine di Legambiente, ci sono le città che più si occupano del verde urbano. In ordine dalla prima postazione alla terza, si collocano Trento, Mantova e Pordenone. Tutte ubicate nel Nord-Est, un’area che, nel passato, ha avuto un’importante industrializzazione.
A causa del forte inquinamento, le amministrazioni si sono impegnate nel recupero ambientale divenendo un esempio di eco-sostenibile. I parametri considerati dagli osservatori per la stesura della classifica “Ecosistema Urbano”, sono sia urbanistici che ambientali.
Nei primi 10 posti si collocano Reggio Emilia e Forlì, anch’esse in una zona molto inquinata, la Pianura Padana. Il loro impegno nella realizzazione di isole pedonali e nei trasporti pubblici ha portato ad un miglioramento.
A!tre aree urbane hanno realizzato una buona organizzazione nell’ambito della raccolta differenziata e della gestione dei rifiuti facendo progressi notevoli. Sembrano andare meglio i medio e piccoli centri di capoluogo.
La loro ricerca punta al benessere del cittadino con nuovi stili di vita. Restano ancora le problematiche legate ai trasporti, alle automobili e ai gas di scarico. La metropoli milanese è il simbolo dell’industria, del lavoro e della moda e quest’anno sale al 38esimo posto rispetto al 42esimo del 2022.
Altre città come Firenze e Genova sono, invece, scese più in basso rispetto al passato. La nostra capitale, patrimonio storico dell’umanità, non manca certo di parchi, ma si piazza comunque appena all’89 esima posizione.
Il divario tra nord e sud è particolarmente evidente e la spiegazione sta nella maggiore o minore efficienza dei servizi rivolti ai cittadini. Le scelte messe in atto dalle politiche locali chiaramente determinano i cambiamenti urbani.
A chiudere la classifica ci sono Caltanissetta, Catania e Palermo, rispettivamente 103esima e 105esime. La ricerca sottolinea quanto siano necessarie risorse adeguate per scelte innovative che riguardino tutto il territorio italiano e non solo alcune aree.
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