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Oggi il nostro viaggio virtuale ci porta all’interno delle case museo dei poeti e degli scrittori più famosi. Quelle che in origine furono le abitazioni dei letterati più famosi sono state poi trasformate in veri e propri musei, dove tutti gli arredi e i singolo oggetti di uso personale di coloro che ci abitavano, fanno parte del percorso espositivo. Gli spazi abitati dai personaggi famosi diventano così tutti da esplorare, grazie anche ad eventuali collezioni di oggetti d’arte che possono essere esposti al’interno.
Casa di Ariosto
La Casa di Ludovico Ariosto utilizzata nell’ultima parte della sua vita, si trova a Ferrara, in via Ariosto 67. L’edificio è in mattoni a vista, realizzato probabilmente su disegno di Girolamo da Carpi. Qui l’Ariosto scrisse la terza e definitiva stesura dell’Orlando Furioso (1532). All’interno è sistemato un piccolo museo dedicato al grande poeta: vi si trovano un calco del suo calamaio, la sua sedia e varie medaglie che lo raffigurano, come quella trovata nella sua tomba quando venne ispezionata nel 1801. Sul retro della casa si trova un giardino creato all’epoca del poeta, oggi utilizzato per concerti ed iniziative temporanee.
Casa di Boccaccio
Il Museo Casa Boccaccio si trova nella parte medievale della cittadina di Certaldo, in provincia di Firenze. Secondo la tradizione, fu in questa casa che Giovanni Boccaccio visse gli ultimi anni prima di morire nel 1375. La Casa fu acquistata e restaurata nei primi anni dell’Ottocento dalla marchesa Carlotta Lenzoni de’ Medici, poetessa e amica di molti poeti tra i quali Giacomo Leopardi e Byron: dotò l’edificio di un nuovo mobilio e di un affresco raffigurante il Boccaccio opera del pittore neoclassico Pietro Benvenuti. Durante la II guerra mondiale la casa fu colpita e danneggiata dai bombardamenti aerei alleati. La casa museo oggi è sede dell’Ente Nazionale Boccaccio e ha una fornitissima biblioteca.
Casa di Dante
Nel Centro Storico di Firenze, in via Santa Margherita, c’è la Casa Museo di Dante. L’attuale museo incorpora alcune case medievali, come una delle due Torri dei Giuochi. La famiglia dei Giuochi era vicina di casa degli Alighieri e si estinse intorno al 1300 con Cesare di Gherardo. Il museo è didattico, e presenta numerosi pannelli che spiegano l’opera del Poeta, la famosa Divina Commedia, ma anche la vita dello stesso Dante, i suoi tempi e i suoi personaggi. La Casa Museo di Dante Alighieri conserva anche riproduzioni di documenti sul poeta, modellini e diorami che mettono in luce alcuni aspetti della sua vita e degli avvenimenti storici dell’epoca.
Casa di Deledda
Nella città sarda di Nuoro è situata la casa natale di Grazia Deledda, sede del museo Deleddiano, che si trova in via Grazia Deledda, nel rione San Pietro. La casa in cui la scrittrice venne alla luce è un palazzo risalente alla seconda metà del XIX secolo, esempio di abitazione delle famiglie benestanti della zona. La Premio Nobel per la letteratura (1926), vi abitò dalla nascita fino al 1900, quando si sposò. Nel 1937 l’edificio venne dichiarato monumento nazionale. Il comune di Nuoro acquistò la casa nel 1968, e nel 1978 la cedette all’Istituto Superiore Regionale Etnografico, che vi allestì il museo Deleddiano, aperto nel 1983.
Casa di Dostoevskij
Il Museo dedicato a Fëdor Michajlovič Dostoevskij è stato aperto a San Pietroburgo nel 1971 nella casa dove visse lo scrittore visse dal 1878 al 1881, anno della sua morte. L’edificio si divide in due parti: l’appartamento e il museo letterario. L’appartamento, nel quale scrisse molte opere, tra le quali I fratelli Karamazov, è una ricostruzione di una tipica casa borghese dell’epoca, rielaborata su fonti d’archivio, fotografie e testimonianze dei contemporanei.
Casa di Ghoete
La Casa Museo di Goethe è in Via del Corso 18, nel rione Campo Marzio a Roma. È dedicato a Johann Wolfgang von Goethe ed il suo Viaggio in Italia, compiuto dal 3 settembre 1786 al 18 giugno 1788 e pubblicato come libro tra 1813 e 1817. La Casa di Goethe è la casa nella quale visse Goethe veramente durante la sua permanenza a Roma insieme al suo amico Johann Heinrich Wilhelm Tischbein. Il museo è gestito da Ursula Bongaerts ed è un’istituzione dell’Associazione Tedesca degli Istituti di Cultura autonomi con sede a Bonn.
Casa di Monti
La Casa Museo di Vincenzo Monti si trova ad Alfonsine (Ravenna), in località Passetto. La grande casa rurale fu costruita nel XVIII secolo e il poeta vi nacque nel 1754 e superò quasi indenne la II guerra mondiale, durante la quale Alfonsine venne quasi totalmente rasa al suolo. Nel 1978, a 150 anni dalla morte del Monti, la casa fu rimessa in sesto dall’industriale Marino Marini e nel 1998 furono ultimati i lavori di allestimento del museo montiano, che venne inaugurato il 23 maggio di quell’anno. Sono esposte quasi tutte le opere autografe del Monti.
Casa di Pascoli
La Casa Museo di Pascoli si trova a Castelvecchio Pascoli, una frazione di Barga in Media Valle del Serchio. La casa, costruita alla metà del Settecento dalla famiglia Cardosi Carrara come villa di campagna, divenne abitazione di Giovanni Pascoli dal 1895 al 1912. L’edificio conserva la struttura, gli arredi e la disposizione degli spazi che aveva al momento della morte del poeta. Nello studio al primo piano sono conservati i suoi libri, al piano terreno i suoi manoscritti. Annessa alla villa sorge la cappella dove Pascoli è sepolto.
Casa di Shakespeare
La casa natale di William Shakespeare si trova in Henley Street, nella città di Stratford-upon-Avon, nel Warwickshire, Midlands, Inghilterra. La casa appartiene allo Stato dal 1847 ed è ora adibita a museo. All’interno della casa riammobiliata, sono esposti gli oggetti di lavoro del padre di William Shakespeare, John, che di professione faceva il guantaio e il commerciante di lana. Vi si trova anche una copia del primo scritto di Shakespeare.
Casa di Verga
La Casa Museo Giovanni Verga a Catania è stata la casa natale del celebre scrittore italiano, tra i più fondamentali rappresentanti del verismo e della letteratura del paese. L’11 gennaio del 1940 è stato dichiarato monumento nazionale. Morto il suo ultimo erede, Giovannino Verga Patriarca, l’edificio fu venduto alla regione il 23 febbraio del 1980, che lo restaurò e lo trasformò in un museo letterario. Gli interni sono ancora quelli originali. La completa biblioteca dello scrittore, situata nella stanza che fu lo studio privato, è composta da circa 2600 volumi posizionati su sei librerie in legno di noce. Nelle vetrine sono anche distribuite copie di manoscritti di Verga, quelli originali sono conservati nella Biblioteca dell’Università di Catania.